Ed eccoci all’appuntamento tradizionale di fine mese con le migliori dichiarazioni (assolutamente vere, non mi stancherò mai di ripeterlo, citate testualmente) delle ultime settimane.

«Quante notizie di reato sul fenomeno della poligamia sono state inoltrate alla Procura di Ravenna?» (il consigliere di Forza Italia Alberto Ancarani preso da un’incontrollabile voglia di uno scambio di coppia).

«Recupereremo e riposizioneremo in Darsena la gru» (il sindaco Matteucci. Questa la pubblico così, giusto come promemoria per il futuro).

«Guai a chi me la tocca» (Raffaella Fico al Vip Master. Rispondendo a una domanda di un cronista del Carlino sulla piadina, che cosa avevate capito…).

«[…] Leggere o pesanti sono sempre droghe e i loro effetti sull’organismo sono devastanti. Danneggiano, infatti, il sistema nervoso, sono causa di patologie gravi e portano alla tossicodipendenza. L’organismo è spinto a ricercare la sostanza e si crea, quindi, una dipendenza psicologica e fisica.[…]» (il novello medico Gianfranco Spadoni contro l’idea di legalizzare le droghe leggere)

«Marina: più famiglie, meno sballo» (il sindaco celebra la propria vittoria in un comunicato vergato dalla portavoce. Ah no, scusate, in realtà è il titolo di un giornale locale. Sul serio).

«Matteo Salvini, si gode un po’ di relax nello stabilimento più famoso d’Italia, il Papeete Beach di Milano Marittima» (lo scrivono dallo stesso Papeete, postando anche una foto di Salvini in posa con un pr tutto sorridente del locale e sottolineando come la Lega Nord abbia presentato lì la sua festa. Bisognerà dirlo anche alla Penso, assessore del Comune di Cervia del Pd, finita nella bufera questo inverno per essere andata in trasferta lavorativa con un piumino del Papeete…).

«Venerdì, come facciamo ogni tanto, passo da te per un abbraccio» (però poi il sindaco Fabrizio Matteucci – che concludeva così il messaggio per il conferimento dell’Ordine al Merito della Repubblica a Carla Soprani del dormitorio Re di Girgenti – se ne è andato senza mangiare, quel furbacchione. In 18, quel venerdì, dopo la cena al Re di Girgenti sono finiti in ospedale con una intossicazione…)