Ci sono due persone che chi non è assiduo lettore di siti internet di informazione locale forse non conoscerà ma di cui vale la pena parlare. Si chiamano Giulio Bazzocchi e Luca Rosetti e sono militanti, rispettivamente, di Lista per Ravenna e di Lista del Mare, che in pratica poi è sempre Lista per Ravenna. Loro compito è intasare le poste elettroniche di prefetto, comandante della municipale, dei vigili del fuoco, dei carabinieri, del questore, di politici locali e nazionali, di Dio in persona e naturalmente anche dei giornalisti. Nelle ultime settimane, tanto per capirci, Bazzocchi ha chiesto a chi di dovere di far sgombrare non so quale zona di Ravenna da dei divani abbandonati di fianco a dei cassonetti; ci ha spiegato il perché rinforzi per le forze dell’ordine non servirebbero a nulla senza leggi più efficaci; ci ha segnalato delle betonelle rialzate su un marciapiede in via Curzola (incazzandosi anche con gli altri cittadini che le avevano notate senza dire nulla, a lui, presumiamo, o alle autorità); ci ha detto che il parcheggio di via Fiume Abbandonato è ancora troppo affollato; ci ha riferito che le telecamere al quartiere Sant’Agata sono inutili; ci ha segnalato l’alto degrado di via Caorle 14, dove ci sono erbacce, cartacce e addirittura «una sedia d’ufficio ribaltata»; ha chiesto che sia ripulito l’ecopunto di via Valzania a Porto Fuori; ci ha segnalato una rissa e ha proposto che sia introdotto il reato di prostituzione nel codice penale visto che ci sono le prostitute alla Rocca Brancaleone. Infine ha anche invitato tutti coloro che hanno la certezza «di conoscere situazioni di trasgressione che riguardano i servizi concessi dal Comune», a contattarlo al cellulare o via  mail: «insieme – dice – procederemo a far verificare le situazioni ed eventualmente a scovare i falsi autocertificatori. È l’unico modo per far sì che qualcosa cambi, altrimenti scrivere non serve a nulla». Se lo dice lui.
Luca Rosetti, al confronto, è un grafomane alle prime armi. Nelle ultime settimane, lui si è infatti limitato a dirci che dei maghrebini alla mattina si lavano al parco di Teodorico; che da mesi molti stranieri continuano a camminare lungo la ferrovia (?); che l’abusivismo in spiaggia prosegue indisturbato; che un parcheggio di Punta Marina è in pessime condizioni e che gli operatori del mercato non dovrebbero abbandonare i rifiuti anche perché «nelle giornate di vento volano ovunque, dall’una di notte circa fino alle sei del mattino» (ma lui starà lì a controllare?).
Ora, ho solo una domanda per questi due uomini in perenne ricerca di una risposta: ma da quant’è che voi, ecco, insomma, con le vostre mogli, o amanti, cioè, ecco, come posso dire, da quant’è che non fate quella cosa lì?