Finalmente è tornato il nostro sindaco

Va bene, poco prima dell’estate, chi segue questa rubrica se lo ricorderà, mi ero lamentato per il fatto che il sindaco non era più quello di una volta, che non aveva più quelle sue uscite un po’ così, diciamo pure folkloristiche. Niente più furbetti, niente più sballo, niente più foto divertenti. Lo avevo visto apatico e in quei mesi le sue dichiarazioni a effetto sul niente si contavano sulle dita di una mano. Beh, ecco, vi chiedo scusa. Perché l’estate deve averlo risvegliato. Prima ha parlato di zone a luci rosse in città, poi ha iniziato a scrivere a giorni alterni a Roma, e la Rai che non si vede, e l’incrocio che è pericoloso, e un pluriomicida che deve restare in carcere che sennò la comunità si sente offesa. Già, ora per quest’ultimo caso – il caso Bisi, quello della sparatoria nello studio dell’avvocato Manetti – ha pure minacciato di portare la scrivania in piazza, da dove ci dovrebbe tenere aggiornati su Facebook (?!) e di poter addirittura iniziare uno sciopero della fame, senza mettere a rischio la propria vita (?!), per di più nei giorni in cui in piazza ci sarà il festival del pane. Ok, lo ammetto, mi sento un po’ in colpa. Ho un po’ esagerato, l’ho stuzzicato, ed ecco, mi sta bene. Fabrizio, ti chiedo scusa. Ma facciamo che va bene così, ho capito che se vuoi riesci ancora a esagerare, se vuoi sei ancora il sindaco di una volta. Adesso basta però, ti prego. Perché poi altrimenti ti potrebbe capitare anche di tessere le lodi di capitan Bersani (l’ha chiamato davvero così) e di utilizzare per questo i canali istituzionali, magari la tua portavoce, che pensavamo non potesse essere sfruttata per fare campagna elettorale. E poi magari ti potrebbe capitare di invitare i tuoi cittadini a non partecipare a una manifestazione pubblica, regolarmente autorizzata, quella del 13 ottobre  del movimento No Tav contro la Cmc. E sia chiaro che sono il primo a pensare che sia assurdo protestare contro la Cmc, ma se fossi sindaco certo ci penserei due volte prima di fare un invito pubblico a non manifestare. Qualsiasi sia il motivo della manifestazione. E le Orfanelle dei Galletti Abbiosi, invece, per esempio, costrette a pagare le spese legali e a rinunciare alla loro eredità, in pratica, solo perché se ne sarebbero accorte troppo tardi? Neanche una parola? Ecco, su questo caso se fossi stato il sindaco invece forse qualcosa lo avrei detto.

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