Finalmente una destra che mente sui profughi

Finora, dai, diciamo la verità, poteva andarci peggio. Non abbiamo assistito a sparate poi così clamorose, in campagna elettorale, fatta eccezione  per quella di nome e di fatto del candidato di Lista per Ravenna che annunciava l’intenzione di istituire un fondo per l’acquisto di armi a disposizione dei cittadini italiani. O magari del suo capo Alvaro Ancisi, la cui faccia sorridente arriva nella mia buchetta con un volantino in cui mi assicura che «per la mia sicurezza» chi entra in casa per rubare si beccherà da 1 a 6 anni di carcere «tutti da scontare», che se lo dice Ancisi dobbiamo crederci: votatelo e sconteranno tutta la pena in carcere, i ladri di Ravenna.
Ora che i giochi si fanno duri, però, finalmente si inizia a giocare anche sporco e il candidato sindaco del centrodestra Massimiliano Alberghini, così in apparenza pacato e galantuomo, così commercialista dentro, si mette a dire stronzate un tanto al chilo, come si fa in questi casi, mentendo sapendo di mentire solo per ottenere qualche voto in più.
«Il Comune di Ravenna ha speso 1,9 milioni di euro per i profughi», ha gridato nei giorni scorsi Alberghini sui social network e con un articolo sul proprio sito internet dal titolo roboante.
In realtà di quella cifra il Comune non ha speso neppure un euro: si tratta invece di soldi dello Stato solo transitati dal Comune per arrivare al Sistema di protezione dei richiedenti asilo e rifugiati (Sprar), sulla base di un accordo con il ministero che poi il nostro Alberghini dice di voler subito cancellare per poter dirottare quei soldi «a favore dei cittadini ravennati in situazioni di povertà». Peccato che, appunto, quei soldi arrivino a Ravenna solo per i richiedenti asilo e i rifugiati e non possano essere usati per altri scopi. Altrimenti, semplicemente, non arriverebbero.
E tra le altre cose quei soldi, oltre che venire spesi nei negozi ravennati per acquisti vari a favore di persone in difficoltà, hanno dato lavoro agli esperti del progetto, senza alcuna possibilità di lucro da parte di soggetti esterni.
E tra l’altro neppure Alvaro Ancisi (lo stesso Ancisi che sostiene Alberghini) metteva in discussione il progetto Sprar. Almeno fino a qualche mese fa. Ma forse ricordo male. O forse a pochi giorni dalle elezioni si può anche cambiare idea…

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