Forlì e Ravenna, trova le differenze

A Forlì è nato un tavolo interistituzionale su diossine, furani e policlorobifenili (che sono tutti degli inquinanti, in pratica) che ha appena concluso un’indagine a cui hanno partecipato i tecnici di vari enti (Comune, Provincia, Ausl, Arpa, Ordine dei medici) e che riguardava animali di allevamenti rurali in un raggio di cinque chilometri attorno all’inceneritore di Coriano. Sessanta, in tutto, i campioni: 50 su matrici animali e dieci su vegetali. Solo un pollo è risultato conforme e solo 11 campioni di uova su 24 erano a norma. «L’analisi – ha dichiarato il sindaco di Forlì Roberto Balzani su Facebook – descrive il quadro ambientalmente compromesso nel quale viviamo, anche se i meccanismi causali sono plurimi e non facili da determinare in modo univoco (non lo saranno neanche nel caso dell’Ilva, nonostante l’evidenza della tragedia, statene certi)».
«È la prima volta – dice ancora – che in Emilia-Romagna un comune capoluogo si mette su questa strada ed è la prima volta che si giunge a un confronto scientifico su una base di dati significativa. Certo, se avessimo ricerche analoghe su altre realtà comparabili, riusciremmo a capire se la nostra è una condizione specifica e in qual misura, eventualmente, essa si discosta dal contesto di sfondo della pianura padana. E allora? Tutto qui, potrebbe dire qualcuno? No. Lavori di questo genere servono a potenziare la sensibilità ambientale, ad esigere controlli continui e, soprattutto, organizzati scientificamente (in modo da renderne leggibile la sequenza). Li continueremo – conferma Balzani –. Poi continueremo la nostra battaglia per la società post-incenerimento, per il riciclo, per limitare l’utilizzo delle auto allo stretto indispensabile. Battaglia durissima contro interessi enormi. Ci sono inoltre persone ancora contrarie a questa impostazione, un po’ per comodità e un po’ perché non ci pensano: salvo poi indignarsi per Taranto, la sera, di fronte alla tv. Noi vogliamo porre le basi per un’autentica rivoluzione culturale, strettamente collegata al Patto ambientale dei sindaci europei. Se l’opinione pubblica ci sosterrà, ce la faremo. Se no, vinceranno gli inquinatori. Come è successo (quasi sempre, ahimè) fino ad oggi».

Ma a Ravenna non erano state trovate (dai grillini) diossine nel latte materno? Hanno fatto qualcosa le istituzioni? Aiutatemi a ricordare…

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
CONSAR BILLB 02 – 12 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24