Lo voglio ribadire anch’io: il sindaco, fatevene una ragione, non c’entra, in questa storia. Ed è vero che il dibattito è stato spesso strumentalizzato a fini politici contro di lui, quindi in maniera molto scorretta. Detto questo, però, nulla mi vieta di sognare a occhi aperti. Ma ci pensate a quanto sarebbe stato bello raccontare di una città in cui il sindaco si è preso in carico la battaglia di alcune sfortunate signore che si sono viste strappare i loro diritti, hanno visto sparire la loro eredità, loro che nella vita non hanno avuto neppure una famiglia normale, orfane (non dico neanche orfanelle, che può sembrare compassionevole, nonostante sia scritto così proprio nell’eredità contesa) dimenticate dai poteri forti della città, Comune, Curia e una potente banca, che tutte insieme in una Fondazione hanno disatteso quel testamento a loro favore, come dice pure il giudice, che però le ha escluse dall’eredità per una questione di tempi. Ci avrebbero messo troppo a far valere i loro diritti.
Quanto sarebbe stato eroico e splendido, insomma, un sindaco che per far trionfare la giustizia si fosse battuto contro quello che ha deciso il Comune stesso quando lui era un ragazzino, un sindaco magari addirittura comunista, che avesse approfittato dell’occasione per far emergere tutto il suo anticlericalismo e attaccare vescovo e Curia a capo della Fondazione dei cattivi, arrivando magari addirittura a farsi querelare, per le sue affermazioni sopra le righe, e non a querelare lui una di quelle orfane.
Ma sarebbe stato bello anche che solo un consigliere comunale di tutta la coalizione di centrosinistra, e dire che sono tanti (una ventina), magari uno proprio di sinistra sinistra, ci avesse anche solo provato, avesse se non votato contro il suo sindaco, non esageriamo, detto almeno una parola contro il vescovo o la Curia. Una roba anche fuori posto, che magari andava contro il diritto privato che regola quella fondazione di cui si parla. Ecco, sì, mi sarei accontentato davvero di poco, di una boutade di un consigliere comunale, pensate un po’.
E invece va bene così, il consiglio ha detto no al pagamento delle spese legali delle orfane del Galleti Abbiosi da parte di quella fondazione, perché non si può. Giusto così. Un altro sogno che svanisce, mi metterò il cuore in pace.