No, non dite che non ve l’avevo detto. Milano Marittima-Cervia è uno strano posto, con tutti quei vips che ci girano e tutto il resto.  Prendete tutta questa storia dell’happy hour e del Papeete, roba da non credere.
Un anno a discuterne, poi arriva un’ordinanza, poi arriva la deroga all’ordinanza, poi arriva un parlamentare che ci fa addirittura un emendamento, ma dico io, e mica solo io: con tutto quello che potrebbe fare il parlamento, con la crisi, la legge bavaglio, i mondiali di calcio, questi non hanno proprio di meglio da fare? Il parlamentare è della Lega, Zoffoli, sindaco di Cervia, è del Pd e lo ringrazia per l’interessamento. I due si incontreranno presto, pare, per un confronto proficuo. Embé, si potrebbe obiettare, finalmente un accordo bipartisan! Non saranno le riforme costituzionali, ma sempre meglio di niente. Macché, il povero Mazzolani del Pdl dice che no, non va mica bene così, gli albergatori non sono contenti. E si becca del nano politico trombato (certo che i leghisti, in quanto a epiteti, non hanno concorrenti). Non che vada meglio dall’altra parte, visto che Zoffoli toglie addirittura le deleghe all’assessore comunista, un po’ troppo intestarditosi sulla faccenda delle regole e del rispetto di un’ordinanza da loro stessi varata. Gli toglie le deleghe, dopo sei anni, perché è venuto meno il rapporto di fiducia! Ma quando si era mai vista una storia simile? Neanche avesse fatto sesso davanti al Papeete, in pubblico. No, quello, forse, pare, si dice, l’abbia fatto un avventore in compagnia di una signorina. E qualcuno li avrebbe pure fotografati. Altro putiferio: ci sono indagini in corso. Sì, avete capito bene indagini in corso per capire cosa stesse facendo una tizia china davanti a un tizio in un certo giorno di un certo posto del lungomare di Milano Marittima. Neanche fossero Monika Levinski e Clinton. All’assessore comunista intransigente anti-happy hour, intanto, si potrebbe consigliare di mandare il proprio cv a Palazzo Merlato dove il Sindaco, naturalmente del Pd, si è fatto una certa fama come censore dello sballo, per questo criticato dal Pdl (sempre quello di Mazzolani). Quando si dice la coerenza prima di tutto.