I video dei grillini fanno sembrare rivoluzionario il Pd

Me li sogno la notte, ormai. Quella donna con quel ghigno inquietante, che sta in silenzio e mi guarda. Poi il rumore di un’esplosione e lei: «Che dite, lo sentiranno il boom stavolta?». A bassa voce. Mi fa paura. Ma non ce l’ha con me, ce l’ha con  la kasta (che scrive naturalmente così). Lei, ormai quasi un’albergatrice ed ex allevatrice di cani, ci informa infatti che li vuole cacciare dal primo all’ultimo, quelli della kasta. E poi c’è quell’altro, che ha scelto di fare il mestiere più difficile del mondo, Andy il libraio, che ci saluta con un «non molliamo» e un «ciao», facendo con la manina una “v”, come i bambini. Mi piace. Uno poi mi esalta, un nerd che se la prende con le multinazionali a cui abbiamo naturalmente ceduto l’ambiente e a cui scoccia un po’ che il lavoro ci porti via così tanto tempo, non si può stare con la nostra famiglia solo un giorno alla settimana, dice, e tutto il resto del tempo lasciare la televisione «a educare i nostri figli». La prole, ci dice, è diventata un costo, «un lusso che non possiamo permetterci». E poi muove ‘ste mani, mi fa venire il mal di pancia, sembra un rapper che si fa novello De André e ci dice che sì, vi sentite assolti ma siamo tutti coinvolti.
«Io sono qua, mi candido», dice un altro, che spera di arrivare a Roma insieme a molti, molti altri, che magari facciano loro le cose serie, perché la sua prerogativa è lo sport. Si batterà per gli sportivi, giovani o meno, dilettanti o professionisti. Palestre e robe del genere, perché lui ha avuto la fortuna di girare la penisola grazie allo sport e a questa cosa, insomma, ci crede molto. E i Giochi della Gioventù, ci pare di capire, sono in grossa difficoltà.
Un altro ride soddisfatto, mentre dice che sono decine di anni più avanti di tutti. Ah ah. Poi c’è il giovane incravattato che è anche bravino, lui di fronte alla tv non è male peccato parli già di modificare la Costituzione e si candidi agli Affari esteri e alle Politiche internazionali, «avendo studiato lingue». Ovvio.
Insomma, questi sono i video di alcuni dei candidati ravennati al parlamento con il Movimento 5 Stelle, che hanno partecipato a questa sorta di primarie on line. Si potevano candidare solo quelli che già si erano presentati con una lista 5 Stelle a precedenti elezioni, senza essere stati eletti. Insomma gli scarti, limitando la possibilità di candidarsi a tutte le altre migliaia di elettori del Movimento. E li hanno potuti votare on line, sul sito di Grillo, solo gli schedati, diciamocelo. I grillini, insomma, sono riusciti a far passare per una rivoluzione democratica le primarie del Pd. E con i video dei loro candidati hanno tolto la voglia di votare il Movimento a migliaia e migliaia di persone. Non possono non essersene resi conto.

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