Il difficile mondo dei gruppi Facebook

Voglio qui parlare di un male dei nostri giorni, uno dei veri problemi della nostra generazione, un dramma che sta colpendo anche la provincia di Ravenna. Si parla di vite spezzate, di persone che non sanno più quale sia la realtà e quale la finzione. Che alla mattina fanno colazione con un cappuccino virtuale. Sto parlando della malattia dei gruppi Facebook, detta anche, fatevi-una-vita. Si tratta di queste comunità che nascono sul social network e si impossessano di anima e corpo dei fondatori, i cosiddetti “amministratori”, che così realizzano il sogno che avevano sin da bambini di diventare qualcuno. Finalmente ce l’hanno fatta a creare un gruppo Facebook. Ma il potere, si sa, logora proprio chi ce l’ha. E allora litigi, espulsioni, post strappalacrime in cui si parla fin troppo seriamente di sentimenti, cercando di fornire utili insegnamenti di vita ai propri seguaci, che in realtà non sanno neppure di cosa si stia parlando. Tutto nacque con “Sei di Ravenna se…”, gruppo che aveva l’ambizione di rappresentare davvero tutta la città e gli amministratori si sentivano, a seconda, sindaci, sceriffi, re. Poi come da copione gli amministratori iniziano a incazzarsi tra loro e formano nuovi gruppi, We are, Agora, e varie versioni 2.0 degli stessi gruppi di prima in una spirale senza fine. L’unica certezza è che ci sono insulti, minacce di querele, gente che non ci dorme la notte, che sta male, che banna il prossimo, che parla ai suoi amici virtuali come se a qualcuno di questi importasse davvero qualcosa del suo cazzo di gruppo.
Intanto i Gruppi, proprio per il fatto che ogni amministratore ne vuole uno tutto per sé, aumentano. Ce ne sono per tutti i gusti, c’è il Centro Storico dove si possono trovare anche post razzisti, c’è quello dedicato al mondo del mangiare e bere. Ma neppure questo riesce a tenere botta e ne nasce un altro dei dissidenti che vogliono solo divertirsi, come se invece nell’altro si facesse fatica. Altri ancora si dimettono. Capite, ci si dimette dal ruolo di amministratori. Un mondo difficile, quello degli amministratori dei gruppi Facebook. Non sto scherzando. Se sei amministratore ti tocca leggere tutti i giorni i commenti di tutti i membri del gruppo. E vi ricordo che stiamo parlando spesso di sub-umani che scrivono le più grosse stronzate mai lette. E tu devi leggerle tutte e decidere chi bannare. E se a questo ci aggiungete il fatto che spesso gli amministratori di gruppi Facebook hanno anche una chat Whatsapp con i colleghi o ancor peggio con i genitori della scuola dei figli, il tutto inizia a diventare insostenibile. Il mio consiglio è solo uno e lo scrivo come lo scriverei su Facebook: cagatevi in mano, datevi uno schiaffo e smettete di fare i coglioni.

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