il dottore che insegna il linguaggio della menzogna…

Noi possiamo dire di conoscerlo, quel signore che in televisione ha spiegato agli italiani che lo zio della povera Sarah, Michele Misseri, mentiva quando diceva di aver ritrovato il suo cellulare.
Sul Tg5 ci ha fatto notare che la sua era una posa da divo. Che quella spalla destra un po’ troppo alzata doveva farci capire che era un assassino. Poi quella passata veloce di lingua tra le labbra serrate non lasciava adito a dubbi. Stava mentendo, lo zio Michele stava mentendo. Lo ha detto il dottor Antonio Luce, psicologo molto noto anche a Ravenna per aver portato anche qui corsi e conferenze sui temi più svariati, spesso sull’auto-aiuto. O aiuto-aiuto. O aiuto-auto, non ricordo. Il dottor Luce - scopro sul suo sito internet - insegna il linguaggio della menzogna presso alcune forze dell’ordine italiane e straniere. E non poteva sbagliare proprio nel caso di Sarah. Che poi le sue rivelazioni siano arrivate qualche giorno dopo la confessione dello stesso zio poco importa. Non vorrete mica mettere in dubbio la sua buona fede! Non penserete davvero che possa aver avuto il coraggio di speculare su un fatto così grave per farsi solo un po’ di pubblicità… ci mancherebbe. Piuttosto, bene ha fatto il Tg5 a cogliere la palla al balzo e fare questo scoop. Non che sia stato complicato, eh. Luce ha infatti inviato una mail credo a tutti  gli organi di informazione d’Italia e d’Europa, visto che l’hanno ricevuta anche i miei amici di Ravenna&Dintorni. Leggete e meditate (e non fatevi troppe domande se alcuni passaggi sono poco chiari, pubblico la mail così come è arrivata). Anche i serial televisivi, a quanto pare, servono a qualcosa.

«Gent.mo Direttore, nella puntata di Lie to Me numero 03 c’è una futuro procuratore legale che viene accusata di aver ucciso la figlia e il dr Lighman spiega agli investigatori dell’Fbi che l’assenza di espressioni facciali rappresenta un dato importante quanto la presenza di espressioni facciali, infatti non si può non corruciare la fronte mentre si legge un comunicato chiedendo ai rapitori di liberare i propri figli. in questo caso la menzogna si evince perchè il corpo (privo di emozioni) contraddice le parole (cariche di preoccupazione). L’inganno sono le lacrime che servono a coprire creando pietà in chi ascolta. Nel caso di Shara (Shara?) lo zio si è mostrato molto contento di parlare ai giornalisti infatti nell’intervista mentre parla del ritrovamento del telefonino sorride in maniera poco velata e dopo piange quando nel momento in cui racconta di essere di aver ritrovato il telefonino. Se fosse stato un racconto reale avrebbe trattenuto le lacrime ed a un certo punto sarebbe arrivato il pianto in maniera casuale come un argine che si rompe non a comando appena faccio finta di aver riconosciuto che il telefonino era di Shara». Capito?

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
CENTRALE LATTE CESENA BILLB LATTE 25 04 – 01 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24