Mi scuserete se non parlo di questioni ravennati questa settimana, ma stanno eleggendo il Presidente della Repubblica. Che poi sarà anche il Presidente dei ravennati, sapete? Ecco, quando leggerete questo mio articoletto avranno già deciso. Forse. E quindi riderete di me. Ma al momento in cui sto scrivendo, si parla ancora di ipotesi incredibili, tipo che il Pd non voterebbe Rodotà – alla fine il candidato dei grillini, naturalmente un ottimo candidato, è evidente – per trovare un accordo con il Pdl e con Monti, su un nome che potrebbe essere Marini. Vi rendete conto, Marini. Come si fa a non dar ragione a Grillo quando parla di suicidio del Pd? Chi lo vota più, poi, il Pd? Dove saranno finiti tutti i bersaniani ora? Ma ok, d’accordo, quando mi starete leggendo, Rodotà sarà già Presidente della Repubblica e mi prenderete in giro. Scusate, ok. Io però intanto ho deciso di pubblicare qui sotto questo estratto del discorso di Nanni Moretti nel 2002 in piazza Navona, a Roma. Celebre discorso. Profetico e ancora attualissimo. Vedete voi. Che grande Presidente della Repubblica che sarebbe, Nanni Moretti.

«[…] Il problema del centro-sinistra è che, per vincere, bisogna saltare due, tre o quattro generazioni. Berlusconi fa il pieno del suo elettorato. Parla alla pancia degli elettori del centro-destra, naturalmente i voti non se li guadagna, se li compra attraverso le sue televisioni […] Sono rimasto molto dispiaciuto, negli ultimi due interventi di Fassino e Rutelli, che scarso rispetto per le opinioni delle elettrici e degli elettori! Nei precedenti interventi si chiedeva un minimo di autocritica rispetto alle scelte di questi ultimi anni,  rispetto alla timidezza, rispetto alla moderazione, rispetto al non saper più parlare alla testa, all’anima, al cuore delle persone. Mentre, invece, la burocrazia che sta alle mie spalle non ha capito nulla di questa serata. Noi – mi dispiace dirlo – con questo tipo di dirigenti non vinceremo mai. Mi dispiace molto perché io continuerò a votare per l’Ulivo. Fassino e Rutelli, le altre persone hanno ricordato l’enorme maggioranza che questo centro-destra barbaro ha. L’enorme maggioranza gliel’ha data l’Ulivo. Ma questa enorme maggioranza, non dico la vittoria, ma questa enorme maggioranza gliel’ha data l’Ulivo, facendo l’altro anno una campagna elettorale timidissima, non cercando l’unità [..]».