La storia di Josefa che ha vinto tante medaglie

Breve storia di Josefa, per chi non avesse letto i giornali tutti i giorni. Josefa è stata una grandissima campionessa di canoa e per questo è un fiore all’occhiello per Ravenna, dove vive, tanto che Mercatali prima e Matteucci poi ne hanno approfittato facendole fare l’assessore allo Sport, nonostante non avesse sicuramente il tempo (era più spesso a Roma ad allenarsi, anche giustamente) e forse nemmeno la voglia. Un’esperienza politica che è stata sufficiente (ovviamente no, il motivo è sempre quello di prima) per candidarla alle primarie per essere eletta in Senato con il Pd. Durante la campagna elettorale lei era in Australia a intervistare Del Piero per la Gazzetta dello Sport. È stata eletta. Dopo le elezioni però, sbotta, e dice che sarebbe meglio andarsene da questo Paese che ancora vota per Berlusconi. Passano poche settimane e diventa un ministro di un Governo appoggiato da Berlusconi, quello di prima. Poi la Voce di Romagna fa scoppiare il caso della sua casa-palestra. La ministra risiede in uno stabile dove è presente una palestra e dove aveva vissuto fino al 2008, prima di trasferirsi insieme a marito e famiglia in una casa lì vicino, sempre a Santerno, senza però modificare la propria residenza, sfruttando così le agevolazioni per la prima casa per l’Ici e l’Imu, fino a un ravvedimento operoso  pochi giorni dopo l’articolo. Dopo tutto ‘sto casino prima non commenta, poi dice che pagherà tutto quello che deve pagare (e ci mancherebbe), convoca una conferenza stampa, dice che esige di essere creduta e poi se ne va senza rispondere alle domande dei giornalisti. Nel frattempo salta anche fuori che quella palestra non è neppure accatastata ed è presente una attività commerciale che faceva corsi a pagamento. E poi veniamo anche a scoprire che tra un mandato da assessore e l’altro si fa assumere dal marito e che per questo il Comune è obbligato a pagarle oltre ottomila euro di contributi pensionistici. “Avrò il diritto di avere un lavoro?”, dice al Corriere della Sera in un’intervista (prima ne era uscita un’altra a firma di Concita De Gregorio che senza vergogna ha cercato di salvarle il culo – scusate – su Repubblica). Diceva che non si sarebbe dimessa, poi, il giorno dopo, è costretta a dimettersi. Fine della storia. Però Josefa ha vinto tante medaglie.

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