Non bastava il suo dinamico collega di Forlì, che l’ha anche superato nella classifica di gradimento del Sole 24 Ore. No, per la neve addirittura ci si è messo anche quello di Faenza. Dico, Faenza. Tutti ‘sti sindaci che parlano coi cittadini su Facebook, non ci volevano proprio. E “grazie faentini per l’aiuto”, e “cerchiamo volontari per spalare”, e “togli quel ghiacciolo di lì per favore” di qua, e “ti sono grato per la segnalazione” di là. Tutta questa gentilezza mi pare fuori luogo in un momento di crisi come questo. Adesso poi addirittura il segretario del suo partito, Alberto Pagani, fa il giovane su Facebook, guadagnando amici su amici, postando video musicali e dimenticandosi di essere un esponente di spicco del Pd, che come noto tra l’altro non è possibile ascolti musica decente. Ma basta, lasciatelo in pace, almeno voi che gli siete amici sarebbe meglio non faceste di tutto per sottolineare la sua assenza. Poi capita che su Facebook è in balia di tutti, taggato dalla pro loco di Lido Adriano, dall’Arcigay, nelle foto di desolanti mucchi di neve. Addirittura un cittadino sulla sua bacheca si permette di trattarlo così: «ritengo che dovrebbe utilizzare lo strumento non solo per la campagna elettorale, ma anche per confrontarsi con i cittadini. Non le fa onore avere disattivato i commenti sulla sua bacheca». Ma basta! Smettetela, mi inizia a fare un po’ pena. E poi non capite che non si tratta di Facebook? Non vedete che non dice più niente, non fa più niente, non rompe le scatole a nessuno… Niente più dichiarazioni assurde e colorite, non ha neppure stracciato la locandina della festa che prometteva alcol gratis per tutti, niente più foto di trans o prostitute, niente di niente. Il sindaco Fabrizio Matteucci è stato rapito dagli alieni e non ce ne siamo accorti. Lo hanno trattenuto sulla loro astronave, lo hanno analizzato e gli hanno fatto conoscere l’altra loro preda, l’ex presidente della Provincia Francesco Giangrandi, di cui nessuno parla più da mesi. Poi hanno scambiato i loro corpi e rispediti sulla terra. Ora pare che tutti i sabati sera un signore con cappello e barba bianca si aggiri in una deserta Marina a rovesciare alcolici nei tombini…
Condividi