Le serate a tema?
Non resta che ubriacarci…

Io la Notte Rosa mi sono ubriacato. Sono andato a Marina e ho dato libero sfogo alle mie voglie alcoliche. E non perché ero a Marina, paradiso dello sballo, ma perché semplicemente mi andava così.
Era una festa, è estate, è caldo, ci si diverte. Non è per l’assenza di valori della società in cui viviamo. I miei genitori non mi hanno mai picchiato. Mio padre non è gay. E non mi sono ubriacato perché lo facevano anche i miei amici. Per non essere considerato uno sfigato. Ho bevuto un paio di birrette di troppo e un cocktail disgustoso di cui forse potevo fare a meno, tutto qui. Poi sono tornato a casa svenuto sul sedile posteriore di un’auto guidata da un mio amico che spero fosse sobrio. Comunque è andato tutto bene. Non ho neanche vomitato e per questo sono abbastanza orgoglioso di me. Non ho nessun pentimento e non capisco perché debba tentare di farmeli venire il sindaco Matteucci. Ma, detto con tutto il rispetto, chi sei per farmi la paternale? Che diritto hai di dirmi come devo o non devo divertirmi? L’importante è che non arrechi danno agli altri, no? Che il Sindaco ritiri la patente a chi guida ubriaco, che gli faccia pure un milione di euro di multa, se è in grado di decidere tutto lui. Che faccia arrestare chi delinque in spiaggia, ubriaco o meno, ma che la smetta di scagliarsi contro l’alcol in quanto tale. Lo so, lo ammetto, sono indifendibile. Lo so, non si può non essere d’accordo con Matteucci e i suoi consensi, almento tra la popolazione “matura” di Ravenna, grazie a Marina sono sicuramente aumentati. Però, fidatevi, non è normale che incentri sullo sballo la sua attività istituzionale. In cima alla lista di cose da fare di un Sindaco dovrebbe esserci altro. Non mettere in piedi crociate personali per convertire tutti i giovani di Ravenna. Non può, tanto per fare alcuni esempi recenti, comunicare al mondo intero che adesso a Marina «ci si diverte con la testa», come a dire che prima del suo arrivo ci si ubriacava e adesso no. Non si può giudicare la riuscita o il fallimento di una serata di festa in base al numero di chiamate al 118 o a quello degli ubriachi. Ah, a proposito, qualcuno mi spieghi poi cosa dovrei fare fino alle 3 in spiaggia la “notte per Ravenna capitale europea della cultura”. E la “notte per lo sport”? Giocare a beach volley per otto ore di fila? Volete che mi venga un infartino? Almeno nella terza serata a tema, “la notte dei prodotti tipici locali e dell’entroterra” ci saranno si spera svariati bottiglioni di Sangiovese. Insomma, se non si può ballare e non si può fare festa, l’unica cosa che possiamo fare per sfruttare al meglio le nuove deroghe del Sindaco è berci su. Speriamo non se ne renda conto.

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