Leggete tutti,
se volete farvi venire i brividi

Forse una volta tanto ha ragione il sindaco nel dire che una roba del genere si commenta da sola. Forse è sbagliato dare tutto questo spazio a un’altra sparata di un partito allo sbando. Però, ecco, questa settimana mi rivolgo ai lettori che di solito non seguono la politica, con l’obiettivo di informarne anche solo uno.

Il fatto: una ragazza di 25 anni sconosciuta ai più è stata nominata assessore alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Ravenna. Si chiama Ouidad Bakkali, è ravennate a tutti gli effetti (arrivata a Casal Borsetti quando aveva un anno – scrive l’agenzia Dire – a sei si è trasferita con la famiglia a Ravenna dove ha frequentato tutte le scuole) ma le radici dei genitori le danno anche la doppia cittadinanza italo-marocchina.
Il commento: secondo il Pdl questa ragazza, buttata lì a caso dal sindaco e la cui nomina mai mi sarei sognato di difendere, rappresenta un simbolo preoccupante. Detta proprio così, in un comunicato stampa ufficiale. «Il rischio – scrivono dal Pdl per spiegarsi meglio – è quello di una politica culturale che continui a guardare solo ed esclusivamente all’interculturalità ma che non tenga conto della tradizione culturale della nostra città; alla radice di questo giudizio vi è una nostra concezione qualitativamente diversa della persona, della società e della stessa vita (la stessa vita?, nota di Moldenke). Questo inquadramento nel multiculturalismo rischia di diventare l’azzerameno dei nostri valori, della nostra identità delle nostre radici per confluire in una nuova civiltà che è la sommatoria quantitativa di quanti arrivano a casa nostra e dettano le loro condizioni». Ma vi rendete conto? Questi, per fortuna, alle Comunali hanno preso il 13% (contro il 24 delle Regionali), ma pensare che anche solo una persona su dieci tra quelle che incontro per strada possa pensare che la nomina di una ragazza di origini marocchine alla Cultura possa favorire l’azzeramento dei nostri valori mi fa venire i brividi. Neanche Borghezio, come hanno scritto i ragazzi di Ravenna&Dintorni in un bombolone sul sito internet. Ecco, le voglio ripetere le parole di quel bombolone. Perché è bene che tutti sappiano che il Pdl poteva attaccarla in mille modi, la Bakkali. Poteva dire che è inesperta, che è “inutile” perché a decidere sarà ancora Cassani, che non si capisce perché le abbiano dato una delega come l’Istruzione, che in città c’erano mille persone più preparate di lei. E invece loro, quelli del Pdl, si sono messi di impegno e hanno partorito quel comunicato. Ora, con un certo orgoglio, posso dire che mi fanno schifo.

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