Ma come si fa a prendersela
con il Circo della Pace?

Se non me lo avesse detto un amico giornalista sinceramente me la sarei dormita e mi sarebbe davvero dispiaciuto. Forse non ci avrei neppure creduto. Insomma, lo sapevate voi che a Bagnacavallo la Lega ha promosso una petizione contro il Circo della Pace? Volete sapere il motivo? Ce lo spiega il segretario della Lega Nord di Bagnacavallo, Giovanni Calisesi: «essendo uno spettacolo circense - scrive in una nota stampa -, non si addice secondo noi e secondo moltissimi cittadini, allo spirito natalizio della nostra tradizione cristiana». Capito? Pensavo fossimo messi male a Ravenna, ma in effetti anche a Bagnacavallo in quanto a dibattito politico non se la passano troppo bene.
Tornando a noi, l’esponente del Carroccio accusa anche il Comune di aver eliminato le luminarie dal centro e di aver ridotto le iniziative natalizie per far fronte alle spese del circo, mentre a noi risulta che le luminarie, almeno l’anno scorso, ci fossero ancora, e che proprio di fianco al tendone del circo facesse bella mostra di sé l’albero di Natale. Ricordo alcune foto del tendone innevato, in piazza, con l’albero a fianco, e al momento non riesco a pensare a nulla di più natalizio. Non sarebbe in linea con la nostra tradizione cristiana? Ma di cosa stiamo parlando? All’evento collabora anche la Curia e il parroco pare che partecipi ogni anno con entusiasmo alla presentazione. Anche perché, bisognerà pure ricordarlo, il Circo della Pace ha pure una valenza sociale, in quanto i protagonisti non sono animali in gabbia, ma artisti che provengono, scrive poi la stessa Lega, «da associazioni in giro per il mondo che recuperano ragazzi sbandati». Va beh, sbandati, diciamo così. L’evento negli anni scorsi ha visto anche l’adesione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha per questo consegnato al Sindaco la medaglia della Presidenza della Repubblica esprimendo «vivo apprezzamento per le finalità solidaristiche dell’iniziativa» che favorirebbe, scrive Napolitano, «una cultura fondata sul rispetto della dignità della persona e sui valori della tolleranza e del dialogo, presupposti fondamentali per assicurare il progresso e la pacifica convivenza fra popoli». C’è davvero qualcosa di più natalizio di tutto questo? Allora, o la petizione della Lega è uno scherzo oppure si tratta semplicemente di un mezzo per tentare di accaparrarsi perlomeno i voti dei negozianti, a quanto pare contrari al Circo della Pace non tanto per questioni ideologiche, ma semplicemente perché non favorirebbe lo shopping, essendo prevalentemente aperto alla sera. Non resta, a questo punto, che andare anche quest’anno tutti al Circo della Pace. E se mai qualcuno di voi dovesse avere la bizzarra idea di fare shopping a Bagnacavallo, vi prego, piuttosto andate a Boncellino.

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