Il sindaco è stato bravo a gestire l’emergenza maltempo di qualche settimana fa, dai, diciamo la verità. Sveglio, pronto ad avvisare i cittadini, ad andare sul posto, sufficientemente 2.0. E da quel momento mi pare che stia parlando solo di allerta meteo, che non è certo colpa sua, ma dal sindaco dai, mi aspetterei anche qualche dichiarazione di peso su alcuni temi importanti della città.
Per esempio, il mitico Progettone. Avete presente? Il progetto di escavo del canale Candiano per fare in modo che il porto non muoia e che ci possano continuare ad arrivare anche le navi grandi e che poi si possa fare anche un nuovo grande terminal per i container. Questo almeno è quello che ci hanno sempre detto. E Galliano Di Marco è sempre stato molto categorico: o Progettone o vado a casa. E giù applausi per il presidente dell’Autorità portuale più battagliero che si ricordi, che ora però si è messo anche un po’ contro la Sapir e la Cmc, per esempio (sui cui terreni vorrebbe sversare i fanghi del Candiano), e che ha fatto pure incazzare gli Industriali per una battaglia in punta di fioretto tra poteri forti che non ha precedenti o quasi in città. Sembra quasi che non sia di Ravenna, Galliano Di Marco. Ah, già, non è di Ravenna Galliano. Forse bisognava dirglielo, che non si può fare così, bisogna prima parlarne nella stanza dei bottoni. Che non può fare di testa sua. Io non so chi abbia ragione in questa storia, so solo che il presidente Di Marco è stato scelto di fatto dal Comune di Ravenna, non ha mai perso l’occasione per difendere il sindaco Matteucci ma il sindaco Matteucci non ha detto una parola per difenderlo contro l’attacco di questi giorni di Confindustria.
E la politica, quella che governa (fatta eccezione per il vicesindaco Mingozzi, ok, ma è pur sempre il vicesindaco del partito repubblicano) come è possibile che non prenda una posizione chiara su quello che ci è sempre stato detto doveva essere il progetto più importante per lo sviluppo del porto e dell’economia ravennate?
E il partitone? Quel Pd il cui segretario provinciale poco prima di essere eletto metteva l’approfondimento del Candiano «sullo stesso piano dell’antifascismo»? La politica c’è ancora? A cosa serve esattamente?