Matteucci? Un genio del male, altroché

Prima ci ha detto che recinterà un parcheggio pubblico all’ingresso del centro storico, per combattere il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, che poi parcheggiatori non sono, come ha detto anche da poco in una sentenza un giudice. Gli stessi a cui, tra l’altro, aveva dato (relativamente pochi) mesi prima una scopa in mano chiedendogli di rendersi utili per la comunità, intanto che c’erano.
Poi, dopo aver fatto togliere dei giochi per bambini in un parco pubblico contro il degrado (a quanto pare ai giardini Speyer, dove in realtà alcuni anni fa aveva detto di volerci costruire un chiosco con bibite analcoliche, ma lasciamo perdere), ha pure annunciato che toglierà tutte le panchine da un viale alberato di Ravenna, vicino alla stazione, perché ci stanno troppi sbandati. Qualche panchina, nella zona, l’aveva già tolta un anno e mezzo fa, tanto per la cronaca. E non dimentichiamoci di come il Comune di Ravenna, non si sa bene come, ne abbia perfino tolta un’altra in via Mazzini, per evitare che si fermasse a dormirci sopra un pericolosissimo senzatetto.
Meno panchine per tutti, insomma, è il nuovo slogan di questa amministrazione.
Inutile dire – come stanno dicendo tutte le persone dotate di un minimo di buon senso in città (tranne i suoi alleati che lo pensano ma non lo possono dire o non lo dicono per convenienze politiche, come al solito) – che si tratta di un qualcosa di aberrante, di provvedimenti da sindaco leghista superato dagli eventi, di combattere i poveri e non la povertà, di togliere beni comuni ai cittadini, di spostare solo il problema, di una trovata populista, eccetera, eccetera, eccetera. D’accordo, non ci vuole molto a sputtanare Matteucci in questo periodo, ma tanto lui se ne frega altamente e continua a perseguire il suo vero scopo, all’insaputa di tutti. Lo fa apposta. Sì, avete capito bene. Sta cercando semplicemente di finire il suo mandato decennale nel peggiore dei modi, facendo e dicendo la prima cazzata che gli viene in mente, così da far fare la miglior figura possibile al suo successore designato, Michele De Pascale. In questo modo De Pascale potrà continuare pian pianino a prendere le distanze, a dire che non farà come lui, dando l’idea, senza esagerare, che ora si volta pagina, che il Pd non è Matteucci,  finendo per convincere a votarlo anche chi non ne può più di questo sindaco leghista. Inutile che ridete, questo è un genio del male, bisogna ammetterlo.

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