Al ballottaggio, il 19 giugno, andrò a votare Michele de Pascale, perché voglio una nuova generazione di centrosinistra, il suo progetto è innovativo e ha tanta energia per Ravenna. L’ho letto su Facebook, anche se poi sinceramente io pensavo di andarlo a votare solo perché era  l’unico che sono certo non potrà fare peggio del suo predecessore e per evitare che entrino in consiglio comunale 11 consiglieri della Lega Nord, che non so se avete presente.
Al ballottaggio, il 19 giugno, andrò a votare Massimiliano Alberghini, perché sono davvero curioso di vedere cosa potrebbe succedere. Voglio vedere Alvaro Ancisi al governo, per esempio. E poi voglio vedere se faranno davvero saltare convenzioni, se elimineranno poltrone, se cacceranno i profughi che non se lo meritano, se faranno stare in carcere i delinquenti. Voglio vedere se davvero Ravenna potrebbe cambiare, perché credo che sia giusto cambiare. Che sia in peggio o in meglio non mi importa proprio nulla.
Al ballottaggio, il 19 giugno, andrò a votare e sulla scheda scriverò i nomi di Massimo Baldini, Cristiano Zannoni, Riccardo Passardi, Clara Zacchini, Giancarlo Maresca e Margherita Poli dell’Italia dei Valori, di Vittorio Feudo, Littorio Morselli e Vittorio Tiraferri di Ama Ravenna, di Libero Galletti, Giliola Lucci e Nicoletta Ricci Picciloni di Forza Italia, di Manuela Miserocchi di Lista per Ravenna, di Gemma Malerbi e Lorenza Zama della Lega Nord, di Sergio Bresadola, Sandra Patricia Franco Raad, Claudio Melandri, Claudio Mercuriali, Valentina Jessica Petrocelli e Chiara Rambelli di Fratelli d’Italia. Un po’ lungo, ma chiedo anche a voi di farlo. Sono i candidati infatti che alle elezioni dello scorso 5 giugno non hanno ricevuto neppure una preferenza. Magari sono di fuori Ravenna e non possono neppure votare (come d’altronde il nostro futuro sindaco), magari sono soli al mondo, magari erano solo nomi buttati a caso e loro non sapevano neppure di essere in lista, ma cristo, c’è caso anche che questi siano andati a letto piangendo. Lo faccio per voi, mister zero voti.
Al ballottaggio, il 19 giugno, spero solo che non ci siano indicazioni di voto di alcun tipo da parte di chi ha perso al primo turno. Perché vorrebbe dire che fino ad allora ci hanno raccontato solo un sacco di stronzate.
Al ballottaggio, il 19 giugno, andrò al mare a bere alcol dalle 9 del mattino fino all’alba del lunedì. Perché non c’è un meno peggio, c’è solo il mojito.