Non voglio parlare della nuova giunta del Comune di Ravenna. No. Mi sono depresso. Non voglio parlare di due ventenni che entrano in giunta solo per far vedere a tutti che anche il centrosinistra è per il ricambio.

Non voglio parlare del fatto che a queste due ragazze siano state affidate deleghe importanti come sicurezza e immigrazione, cultura e addirittura istruzione. E l’immigrazione mica a quella di origini marocchine che ha studiato cooperazione internazionale. No, alla ragazzina che ha fatto due giorni di corso con il Pd a Bertinoro. Ma non voglio parlare del fatto che Maraldi, per quanto possa essere bravo, farà il suo terzo mandato (con delega anche alla Ravenna digitale!). E che si sia inventata la delega a Capitale europea per far fare di fatto il quarto a Cassani. Non voglio parlare dell’Idv che ha il 3% e due assessori perché non gli è stata data la vicepresidenza in Provincia. O del fatto che nel comune di Ravenna ci siano un assessore di Cervia e una di Lugo. Ma basta, non voglio parlare del fatto che ancora una volta ci hanno preso in giro parlando di meriti quando le decisioni sono invece solo di facciata e figlie di giochini di partito.
Voglio parlare, invece, della bella piazzetta Marsala, finalmente valorizzata dalla Cgil per il suo festival. Che carina che era, con tutte le sedie e il palchetto allestito per l’occasione. Ma non è neppure di questo, che voglio parlare. Voglio invece far sapere ai lettori che in quel festival c’era anche un incontro sul tema Ravenna capitale europea della cultura. Una sorta di confronto con la Ruhr, che capitale (con Essen) lo è stata l’anno scorso. Si parlava anche della trasformazione dei siti industriali in spazi culturali. Che a noi che abbiamo la Darsena, insomma, poteva anche interessare. Beh, ecco, a questo incontro non c’era nessuno di chi si occupa direttamente della candidatura di Ravenna a capitale europea della cultura nella nostra città. La dirigente comunale Maria Grazia Marini, per esempio, era a vedere Bottura, poi se ne è andata. C’erano solo i grillini, che hanno preso appunti, sono intervenuti e alla fine si sono intrattenuti con il giornalista tedesco che ha portato la testimonianza della Ruhr.
Ecco di cosa volevo parlare. Solo di questo.