Polemiche da Top Five

La top 5 delle polemiche più entusiasmanti di queste settimane.
Al numero 5 sarà banale, ma si piazzano i tipi del Popolo della Famiglia (quelli di Adinolfi, quello che in questi giorni ha chiesto di fare una legge per oscurare i siti porno) che – non paghi di averci sfracellato le palle giorni prima contro uno spettacolo pluripremiato che parla di identità di genere proposto alle scuole di Ravenna così come di mezza Italia – il giorno dopo la rappresentazione parlano addirittura di una «forma di discriminazione ripugnante». In pratica, secondo i nostri eroi, i bambini che non hanno partecipato a questo osceno spettacolo perché tenuti a casa dai genitori di sani principi, potrebbero – dicono – «essere oggetto di scherno e derisione per la loro assenza allo spettacolo; invitiamo pertanto insegnanti e genitori a vigilare». Non so se avete capito, ma spero per voi di sì.
Al quarto posto finalmente arriva anche a Ravenna Forza Nuova, cavalcando il caso delle aule fredde al liceo classico per fare un po’ di populismo alla cazzo di cane, ricordandoci che spendiamo milioni per il torneo di golf, le banche e gli immigrati lasciando gli italiani al freddo, al gelo, nella povertà e con i loro terremoti. Alé.
Al terzo posto troviamo un signore panciuto dall’aria simpatica, autorizzato a parlare in quanto “figlio del leggendario Angelo Costa”, che lancia dalle pagine del Carlino un appello al sindaco: «Vogliamo un nuovo palazzetto dello sport». La politica si gasa di brutto. Un po’ come la storia di quelli che chiedono una grande mostra al museo e non sono mai andati a vederne una. Un po’ come la storia che adesso tutti hanno una soluzione per l’Accademia di Belle Arti. Un po’ come…
Al numero 2 un personaggio solo in apparenza minore ma di cui ci aspettiamo tanto in futuro, una certa Rosanna Biondi della Lega Nord, che visto che finora non l’ha mai cagata nessuno, e visto il successo ottenuto in città da piazza Kennedy, esaurito il caso delle leggendarie Toilettes ora ci prova chiedendo una sollevazione popolare contro le panchine, sottolineando come finora non siano state ascoltate le «eccellenze culturali del “gotha” ravennate», senza sapere chiaramente di cosa stia parlando.
Al numero 1 a sorpresa il gruppo Pd che se la prende con una consigliera d’opposizione perché un amico virtuale di una sua amica virtuale su Facebook avrebbe augurato la morte alla giunta tutta. Un amico di un’amica su Facebook. Le nuove frontiere della polemica 2.0.

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