Povera Josefa,non è mica stata l’unica…

Adesso tutti qui a sparare sulla povera Josefa Idem, solo perché (oltre a tutti i fatti legati alla sua casa-palestra) è stata assunta dal marito tra un incarico da assessore e l’altro. Un’assunzione che ha fatto in modo che poi fosse il Comune (e quindi tutti noi) a pagarle i contributi pensionistici nel periodo in cui si è messa in aspettativa dal lavoro del marito per fare l’assessore con Matteucci, cioè pochi giorni dopo la tanto agognata assunzione. In tutto circa 8mila euro, cosa vuoi che sia. E poi era tutto regolare, come dice lei. «Non ho diritto ad avere un lavoro?», ha dichiarato al Corriere della Sera. Certo, Josefa, non capisco perché si siano tutti scandalizzati. E poi smettetela, non è mica l’unica ad aver avuto la fortuna di trovare una sistemazione pochi giorni prima essere nominata amministratrice. Il partitone, suvvia, avrà tanti difetti, ma se ci sei dentro ti aiuta, a sistemarti. Prendete Sergio Retini, attuale sindaco di Russi, che nel corso della campagna elettorale del 2009, con ottime probabilità di essere eletto, fu assunto dal consorzio Ciclat come responsabile marketing e relazioni commerciali. Dirigente da 8000 euro al mese. Dal Ciclat, che è il consorzio di Gianfranco Bessi, il presidente della Camera di Commercio, che è anche sempre il babbo del vicepresidente della Provincia, tutti del partitone di cui sopra. Incarico che Retini non ha praticamente mai svolto, essendo stato eletto come da previsioni, ed essendo andato in aspettativa. Nessuno, a quanto pare, lo ha mai sostituito. Deve essere stato un ruolo fondamentale, per la Ciclat. Per questa assunzione invece l’Amministrazione comunale di Russi (che poi siamo sempre noi) come da legge è stata costretta a pagare anche in questo caso i contributi per la pensione di Retini, che ammontavano a circa 3.200 euro al mese. Ma calma. Dopo un anno in pensione ci è andato veramente, e il Comune ha smesso di pagare, si giustificò ai tempi il sindaco. Quindi, riassumendo, la Ciclat lo ha assunto per dargli l’aspettativa di un anno prima della (maxi) pensione. Prima Retini era sindacalista, e il Pd si è difeso dicendo che prendeva più o meno lo stesso stipendio, alla Cisl. Chissà cosa è successo, per dover far intervenire la Ciclat a fare da ponte fino alla pensione… Per fortuna che il partitone c’è. E per fortuna che si ricandida. Il prossimo anno a Russi si vota, fate un po’ voi.

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