Quando il civatiano era capogruppo Pd…

«Ordinanza=strumento sbagliato che limitando la presenza di luce, movimento e persone aumenta il degrado invece di combatterlo. Lo dicevo anche quando ero nel Pd, come noto, restando isolato e inascoltato». Parola di Andrea Maestri, civatiano, parlamentare, tra i promotori di Ravenna in Comune, la lista di sinistra che si presenterà alle prossime elezioni. Lo diceva anche quando era nel Pd, dice. Boh, forse, sì, in effetti, negli ultimi anni in cui faceva il bastian contrario dentro al partito, prima di uscirne. Ma io ricordo anche i primi cinque anni di legislatura Matteucci, nel corso dei quali lui era addirittura capogruppo del Pd in consiglio comunale. Ecco alcune sue dichiarazioni, testuali.

«Le ordinanze antisballo del nostro sindaco ci convincono e ci piacciono […]».
«[…] Mi schiero apertamente al fianco del nostro Sindaco […] Oggi (dopo le ordinanze antisballo, ndM) Marina di Ravenna è ancora più bella di prima perché più vivibile e ordinata ma pur sempre piena, anzi strapiena di iniziative sulla spiaggia, come in nessuna altra località balneare italiana […] Senza regole si esplode, come Marina ha rischiato di esplodere in passato».
«Siamo agli ultimi mesi del primo mandato di Fabrizio Matteucci e il sondaggio (che lo vedeva con un consenso superiore al 60 percento, ndM) certifica la grande popolarità ed il forte gradimento del primo cittadino, che è stato capace in questi anni di affrontare i problemi della città con coraggio e determinazione. Viene premiato un riformismo concreto, pragmatico e dialogante, che i cittadini hanno saputo riconoscere nel sindaco […]».
«[…] Non tutte le città su cui il decreto Maroni avrà delle ricadute possono contare su un sindaco attento ed equilibrato come Fabrizio Matteucci. A Ravenna il potere di ordinanza è già stato utilizzato con saggezza, nell’ambito dei giusti confini giuridici, ben prima dell’avvento del decreto sulla sicurezza urbana. Segno che a Ravenna c’è un sindaco che conosce le regole, le usa con raziocinio e non va a rimorchio dell’andazzo generale, né si fa irretire dalle sirene del nuovo potere assegnatogli da Roma (a proposito del decreto Maroni che assegnava poteri speciali ai sindaci, ndM)».

Ecco, non sono tanto impressionato da Maestri in particolare, che si sa, “solo gli stupidi non cambiano mai idea”, ma dell’effetto che ha il Pd sui suoi consiglieri comunali: come anestetizzati, quelli di ieri, di oggi e di domani…

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