domenica
15 Giugno 2025
Rubrica L'osservatorio

Sei anche tu un ravennate medio?

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Il ravennate medio:
– è disperato per la chiusura del mercato coperto anche se fa abitualmente la spesa all’Iper;
– parcheggia in piazza Kennedy, che caschi il mondo;
– si lamenta per le buche;
– si lamenta per la nebbia;
– non è mai entrato al teatro Rasi, ignora l’esistenza di Galla Placidia, o come si chiama, ma, tranquilli, va al Ravenna Festival almeno una volta l’anno;
– si chiede tutte le volte che va a fare la sua bella vasca in centro che cavolo siano quelle bandiere con Ravenna 2019, ma poi si mangia una pizzetta da Altero e se ne dimentica nel giro di cinque minuti;
– è sempre incazzato con il Comune, con Mercatali, con Matteucci, ma vota Pd senza capire che sta votando Mercatali e Matteucci;
– non conosce il nome di neppure un assessore, con buona pace dei giornalisti che li intervistano pure;
– va al Cinemacity e ne è felice;
– va alla Notte d’oro con un cappello da cow-boy (o una bandana, o una maglietta) d’oro e alla Notte rosa con un cappello da cow-boy (o una bandana, o una maglietta) rosa;
– va alla domenica al mercato per mangiare (le castagne o il Pandoro o la Colomba o anche solo merda purissima) gratis;
– si lamenta per il rumore della musica del locale vicino a casa, ma quando esce piscia sui muri;
– non è razzista ma gli zingari li appenderebbe a testa in giù in centro, di fronte al nuovissimo bar fighetto;
– per fortuna non conosce (ancora) la Santarella del Movimento 5 Stelle, al massimo ha sentito parlare della Comizzoli per via di quella goccia che ha in mezzo alla fronte;
– gli fanno tanto tenerezza i daini che adesso i cacciatori vogliono uccidere, ma se può va a mangiare i suoi fratelli cervi al Sociale della Caccia;
– ha figli più stupidi della media;
– ha cani con i quali cosparge di cacca l’intera città;
– si lamenta dei cani e dei suoi padroni;
– non sopporta il ravennate medio, ma essendo lui stesso un ravennate medio entra in una crisi di identità che lo porta ad andare ad abitare a Piangipane, credendo così di non essere più un ravennate medio ma ignorando il fatto che Piangipane è ancora nel comune di Ravenna; di solito finisce con il ritorno a casa dei suoi (a Ravenna) o con un suicidio nel Lamone e con i sommozzatori che lo cercano invano per dei giorni.

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