«I comunisti del Sel rappresentano poco più del 3 percento degli elettori, ai quali non sanno come giustificare di essere al servizio, in cambio di qualche poltrona ben retribuita, di un sindaco di cui vorrebbero essere agli antipodi». Ebbene sì, questa volta cito Alvaro Ancisi, il capogruppo di Lista per Ravenna. Lo stesso che definisce quello che inspiegabilmente continua a ospitarmi come un giornale di estrema sinistra. E in effetti credo che sulla vicenda a cui si riferisce in questo caso Ancisi, quella dei finanziamenti alle scuole Fism (che sono quelle private cattoliche) la pensiamo da queste parti un po’ tutti alla stessa maniera: in pratica come Sel, che non chiede poi di bruciare le scuole cattoliche, ma solo di rivedere i finanziamenti e un po’ di trasparenza in più. Però, ecco, esulando dal contesto, Ancisi stavolta gli amici di Sel devo ammettere che li ha inquadrati proprio bene. Essere definiti «al servizio di un sindaco di cui vorrebbero essere agli antipodi» deve averli davvero inorgogliti. Sì, perché è evidente che Ancisi ci ha beccato, e allo stesso tempo è evidente che Sel ne è consapevole. Altrimenti non si spiegherebbe davvero come si possa costruire un’alleanza con un sindaco di cui, vado a memoria e potrei sbagliarmi, non condividi le politiche sulla sicurezza ai giardini Speyer e quelle su Marina, ci litighi per il crocifisso e per le scuole Fism, con cui non sei d’accordo sulla gestione della cosiddetta acqua pubblica e sulle tariffe della Tia. Ma chi te lo ha fatto fare? Per poi prendere il 3%? Sicuri sicuri che sia stata la mossa giusta. Tutto per far vedere che siete quelli puri della coalizione? Non si poteva prendere qualche voto in più, correndo da soli o con le altre forze “radicali”? Sicuri che i grillini avrebbero fatto lo stesso il botto? E se si andava al ballottaggio, che è la domanda ricorrente, beh, chissenefrega, c’era pur sempre il tempo per trovare un accordo, almeno mantenendo un po’ di dignità. Non parliamo poi dei Radicali, che ora scrivono addirittura una lettera deridendo il Comune per la capitale della cultura e facendo l’elenco di tutte le sue incongruenze. Indovinate un po’ chi appoggiavano, i Radicali, alle ultime elezioni…