Certo che a Ravenna&Dintorni, quando ci si mettono, sono proprio dei bastardi. Questa settimana, per esempio, mi hanno girato le mail giunte in redazione - e inviate naturalmente a tutti i giornali e siti internet della zona - da un simpatico esponente di Lista per Ravenna che esultava per il fatto che il Sindaco di Misano Adriatico avesse a quanto pare accolto, emettendo naturalmente una bella ordinanza ad hoc, quella che secondo lui era una sua proposta, una proposta di Lista per Ravenna: vietare il consumo, la vendita, la somministrazione e la detenzione di alcol ai minori di 16 anni.
Un interrogativo, però, gli restava: perché lo stesso non ha fatto il sindaco di Ravenna? «Forse perché la proposta proveniva dall’opposizione?», si chiedeva con sagacia. No, caro amico, semplicemente perché la stessa ordinanza, ma proprio identica, l’aveva già firmata qualche mese prima. E non si può certo dire che fosse passata inosservata, come sembrerebbe leggendo invece una nuova mail in cui, dopo qualche giorno, il nostro eroe chiedeva di annullare la pubblicazione del suo comunicato, ammettendo di aver commesso due errori: «fidarmi delle informazioni degli altri» - leggo testualmente dalla mail, non senza provare una certa tristezza pensando a come si possa sentire dopo una così clamorosa gaffe - e non aver «verificato tutte le ordinanze del sindaco al riguardo». A dire il vero, però, non è che si dovesse poi fare tutta ?sta verifica. Per venire a conoscenza dell’ordinanza bastava aver vissuto (non aver “fatto politica”) a Ravenna tra la fine del 2009 e i primi mesi del 2010, quando i giornali ne hanno scritto, facendo una veloce stima, 1716 volte. Senza contare la campagna del “dire no è il vero sballo” e il tour del Sindaco tra  parrocchie, scuole, centri sportivi e chi più ne ha più ne metta. Addirittura, per la presentazione ufficiale dell’ordinanza è venuto Crepet. Cioè, dico, Crepet. Ora, i casi sono due: o il povero protagonista di questa disavventura è stato ibernato, il che può essere, ci mancherebbe, e risvegliato solo il giorno dopo l’ultima venuta dello psichiatra con tanto di tutto esaurito per la presentazione della sua scuola per genitori, oppure chi gli ha dato le informazioni gli vuole tanto, ma proprio tanto, male.