Tra nudi, reliquie e idee geniali

[Attenzione: questo articolo contiene satira e molte delle notizie che seguono potrebbero non essere vere]

C’è stata una svolta nel caso degli artisti della compagnia ravennate Fanny & Alexander denunciati dai carabinieri per atti osceni in luogo pubblico dopo una performance di nudo artistico: il vicesindaco Mingozzi, sempre sensibile ai temi culturali, si è proposto di ospitare in maniera stabile due delle ragazze all’ingresso del suo ufficio in Municipio. Chiederà loro di restare completamente nude proprio come nella performance di Marina Abramovic, di cui è sempre stato un fan.
Sel, però, non ci sta, accusa Mingozzi di sessismo («perché non ha scelto i due maschi?», chiede giustamente in una nota il coordinamento provinciale dei vendoliani) e le sue esponenti di spicco, la consigliera comunale e l’assessora, minacciano di mettersi nude dentro una teca piena di mosche all’Almagià per protesta. Il deputato di Sel Giovanni Paglia, per sventare questa ipotesi, sta già scrivendo una nuova interrogazione ai ministeri, anche se non si sa bene ancora quali.
Di tutto questo sembra invece fottersene il sindaco Fabrizio Matteucci, che è rimasto molto colpito invece dal tour delle reliquie di don Bosco. Anche i ravennati – col nostro Primo cittadino seduto in prima fila al Duomo – hanno infatti preso d’assalto l’urna contenente una statua contenente a sua volta il braccio e la mano destra del santo morto oltre 150 anni fa (questo è tutto vero, ve lo giuro). E così, uscito dal Duomo, in preda all’esaltazione, pare che Matteucci abbia incontrato i vertici della Curia  ottenendo in cambio del suo silenzio sul biglietto unico, un’opzione per potersi portare a casa, una volta che si sarà staccata naturalmente e senza bisogno di intervenire con un paio di forbici, la gamba destra del cardinal Tonini. Pare voglia appenderla al muro del salotto vicino al gigantesco crocifisso che ora campeggia sulle pareti del suo ufficio.
Matteuci ha colto l’occasione anche per parlare con il vescovo del caso don Desio, il parroco finito ubriaco nel canale col Suv: insieme hanno deciso di vietargli l’alcol con un’innovativa ordinanza Curia-Comune che farà scuola. Potrà continuare a bere solo il sangue di cristo.

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