Una giunta lontana dalle logiche di partito…

«A sorpresa il sindaco ha ridotto il numero degli assessori della nuova giunta […] ha mantenuto fede alla promessa di fare una giunta lontana da spifferi e correnti […] ha stravolto le carte, ha spiazzato i compagni/avversari di partito […] Si è preso tre donne in giunta, indipendenti. Dall’università; dall’associazionismo culturale; dalla Casa delle donne, simbolo dell’impegno contro la violenza. […] «In giunta ci sono almeno 4 persone che non aderiscono a nessun partito, ma ad una idea di città» ha detto il sindaco […] Sparisce dalla giunta rispetto ai rumors delle ultime ore il responsabile organizzativo del Pd […] «È una giunta a maggioranza di donne – è il primo commento del sindaco – e non risponde a logiche di distribuzione di posti tra partiti» […] In giunta 5 donne e soli 4 uomini».

Le parti copiate e incollate qui sopra da vari siti internet spero rendano bene l’idea della nuova giunta del Comune di Ravenna del sindaco del Pd Michele de Pascale. Ah no, in realtà qui sopra si sta parlando della giunta del Comune di Bologna del riconfermato, sempre del Pd, Virginio Merola, non proprio un rivoluzionario,  che ha confermato cinque dei suoi dieci vecchi assessori e ha deciso di inserirne solo quattro nuovi, tutte donne, di cui tre indipendenti: una che opera da oltre vent’anni nel teatro contemporaneo ed è la fondatrice della compagnia Laminarie e del teatro DOM la Cupola del Pilastro;  un’altra professore associato al Dipartimento di Architettura dell’Unibo a Cesena e vicepresidente del centro nazionale di studi per le politiche urbane; e un’altra ancora (con delega anche ai diritti LGBT), avvocato, già presidente dell’associazione Casa delle donne per non subire violenza. Tipo De Pascale, insomma, che ha presentato poche ore dopo la sua giunta di rinnovamento, come la chiama lui, confermando 4 assessori sui 9 di Matteucci e inserendone altri cinque, che sono: il segretario comunale del Pd, lavoratore dipendente dello stesso Pd; il segretario provinciale del Pri, a cui sono state date deleghe come Porto e Sicurezza; un’ex deputata di 65 anni la cui biografia sul sito della Camera dice “funzionario di partito”; e infine due nomi davvero senza esperienza, quelli che rappresentano la vera novità, che sono però poi infine un bravo ragazzo del Pd che lavora in Confesercenti e una ingegnere che era la presidente sempre del Pd della circoscrizione di Castiglione. Fidatevi di me, rispondeva De Pascale a chi osava chiedergli la giunta, in campagna elettorale. Ecco perché. Poi un ravennate su quattro si è fidato. E tanto è bastato…

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