Vi ricordate il modello Marina e Marinara?

Lo avevate notato? Quest’anno ancora nessuna polemica su Marina di Ravenna. Anche la politica si è stancata di parlare del nulla. Perché Marina davvero pian piano sta tornando quella morente di alcune decine di anni fa. Oddio, d’accordo, alla sera c’è qualche festa, la gente si diverte, ogni tanto c’è un ingorgo. Ma parliamoci chiaramente, rispetto al boom di qualche anno fa non c’è più quasi un cane. Per non parlare dei turisti. Ma quali turisti? Quali strategie turistiche sono state messe in campo da questa amministrazione per Marina? Sono aumentati i biglietti degli autobus, questo sì. E hanno fatto le strisce blu e il navetto con i parcheggi scambiatori. Wow. Nessun intervento infrastrutturale, nessuna decisione che abbia davvero cambiato in meglio la località. Hanno fatto Marinara, naturalmente. Ma lasciando perdere la speculazione edilizia, vi ricordate le discussioni su Marinara? Sul modello Marina? Che si doveva cambiare, basta ubriachi in spiaggia, vogliamo fighetti a Marinara. Dicevano davvero così, sindaci e assessori. Uno di questi assessori ha anche tagliato il nastro dell’outlet a Marinara promettendo l’arrivo di milioni di visitatori. Milioni, capite. In quel momento poi era già arrivata la scure sui bagni dopo che era venuta troppa gente a una festa della Duna. Troppa gente da fuori, un dramma per una località turistica. Ora sì che il sindaco pare nuovamente felice, perché c’è meno caos, meno confusione, meno sballo, meno gente. Il suo obiettivo è stato portare meno gente a Marina, nascondendosi dietro al fatto che sarebbe gente migliore. Ma davvero? Ha fatto selezione? Ma si rendono conto, questi signori, che Marina ha avuto un po’ di successo solo grazie ai bagni aperti di notte e alla gente che si divertiva e quindi anche beveva? E loro cosa hanno fatto? Qualche controllo in più? No. Hanno fatto in modo che i bagni, insomma, sì, non esagerassero. Che quindi non facciano troppe feste e non chiudano troppo tardi la sera. Voi lo sapete che faccia fa un turista quando gli si raccontano certe cose? Io sì. Cioè, immaginatevela, la scena. «Bella festa stasera, qui al bagno X». «Già, ma si è fatto tardi, è l’una e oggi è martedì, adesso chiude». «Ah ok, va bene, ci torniamo sabato, magari». «Ok, se ti va, però al sabato qui chiudiamo a mezzanotte». «A mezzanotte? Ah ah, ti sarai confuso, al sabato si chiuderà alle due, no? Se di martedì chiudono all’una, cosa fate qua a Ravenna, lavorate nel weekend e state a casa fra settimana?». «No, no, credo che sia per non danneggiare i locali del centro». «I locali del centro?». Sì, i locali del centro, ossia due street bar e una discoteca per ragazzini che si pubblicizza mostrando donne che scorreggiano e l’anno dopo che perdono le mutande (chissà se c’era un collegamento tra le due cose). Per fortuna abbiamo salvato quelli. Tutti gli altri sono morti, ma va bene così.

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