Quant’è bello essere adulte. Non capita spesso di pensarlo, ma quando ti trovi di fronte a certe storture della contemporaneità, non puoi non provare un certo senso di sollievo all’idea che almeno non sarai tra i protagonisti. Certo, se si è genitori qualche preoccupazione ti viene comunque, ma sono sempre fiduciosa nelle nuove generazioni: sta a loro trovare le energie e l’immaginazione per fare fronte alla stupidera collettiva.

Ora, accade che una tizia abbia fatto un commento particolarmente idiota su quante “si svaccano” durante la gravidanza, mentre lei, la tizia, con stoicismo e fermezza sicuramente degni di migliore causa, al quinto mese ha messo su un solo etto. E vabbè, direte voi, perché mai dovremmo sprecare anche un solo minuto dietro i deliri della suddetta tizia? Non vi do torto, ma accade che la tizia, al secolo Chiara Nasti, 24 anni (e se una non è scema a ventiquattro anni, ditemi voi quando mai ha diritto di esserlo), di professione influencer (già), non solo abbia un seguito di milioni (milioni!) di persone su Instagram, ma venga rilanciata anche da quelli che una volta erano chiamati autorevoli quotidiani. E quindi, via al dibattito più insulso della storia.

A me, e immagino anche alle amiche lettrici, pare ovvio che l’unica persona titolata a fare commenti sul vostro peso durante la gravidanza è il vostro medico, ma se qualcuna si fosse dispiaciuta dell’improvvida uscita della tizia influencer, vorrei richiamare l’attenzione su alcune delle questioni che si trovano ad affrontare le donne in gravidanza, perlomeno quelle che per vivere non posano su Instagram:

– per le fortunate che ce l’hanno, quanti mesi di maternità facoltativa potranno permettersi dopo il parto;
– se andranno a ingrossare le nutrite fila di neomamme italiane costrette a lasciare il lavoro dopo la maternità;
– se, al netto di vene varicose, smagliature e altre amenità, torneranno a sentirsi se stesse e potersi allacciare le scarpe da sole (la risposta è sì, ma a volte ci vuole un po’ di tempo);

Concludo con una nota personale: durante la mia gravidanza sembravo una Madonna col Bambino di Piero della Francesca, nel senso che avevo più o meno le dimensioni della Pala d’altare Montefeltro. Ero molto gonfia, e molto felice. Insomma, amiche incinte, svaccate o no, cercate di godervi il momento come potete, e ricordate di comprare scarpe senza lacci.