giovedì
03 Luglio 2025
Rubrica Mamma mia!

Vita di coppia dopo i figli (e altre creature mitologiche)

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Fedez FerragniMi è caduta sotto gli occhi una foto di Chiara Ferragni, con neonata in braccio, guardata amorevolmente da Fedez, fresca e rosea come una ninfa dei boschi, e ho sentito l’esigenza di svelare alle più giovani come stanno le cose nel mondo reale.

Ragazze, lasciatevelo dire: se pensate che fare figli rinsaldi il legame di coppia siete fuori strada almeno quanto Pierluigi Bersani quando pensava che un confronto in diretta streaming con i 5stelle fosse una buona idea.

La cruda verità si svelerà con ferocia dirompente ai vostri occhi (pardon: alle vostre occhiaie), circa 3 giorni dopo il parto, quando avrete realizzato che i 16 minuti di sonno tranquillo che il tenero frugoletto vi concede ogni notte sono appena bastevoli a tenere in vita le sinapsi per funzioni di base. Mangiare, lavarsi, infilarsi una tuta. Stop. E non sto parlando di sesso, badate bene: quello, se non siete abituate alle maratone tantriche di Sting, si torna pure a farlo. Parlo di tutto ciò che richiede tempo, interesse e dedizione: le lunghe passeggiate, i brunch della domenica mattina in cui eravate persino in grado di scambiarvi opinioni interessanti sull’attualità, i film da guardare abbracciati sul divano (ricordo ancora la prima serata in cui abbiamo guardato un intero film alternandoci a ninnare un neonato irrequieto passeggiando davanti alla Tv).

Ci sarà un periodo, più o meno lungo, in cui la persona che incontrerete di notte nel corridoio, con pigiama stazzonato e occhi spiritati quanto i vostri, vi sembrerà un estraneo inviato dall’universo a darvi il tormento per le vostre colpe passate, oltretutto con opinioni sulla puericultura assai diverse dalle vostre (non importa quanto tempo avrete trascorso insieme a leggere zuccherosi manuali con le copertine pastello: quando il neonato si sarà materializzato, avrete certamente surreali discussioni sulle tempistiche esatte del cambio di pannolino).

A questo punto, chiederete, perché mai condannarsi all’abbrutimento? E in taluni casi con l’aggravante della recidiva? Beh, perché se resistete a quel periodo tosto e destabilizzante, conoscerete una nuova versione di voi stesse. Tornerete a parlare con i vostri compagni,  e si compirà la magia: la persona con cui avete dato vita a quel fantastico bambino, o bambina, che nel frattempo avrà cominciato a imporre le sue, di idee, sulla puericultura, vi sembrerà di nuovo importante e interessante. Una sera vi sorprenderete a guardarvi come Fedez e Chiara Ferragni, magari con qualche ruga in più e qualche tatuaggio in meno. E se oltretutto ce l’avrete fatta senza l’ausilio di tate notturne da 200 euro a sera, avrete pure di che essere orgogliose.

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