Meravigliosa Murail, parola di traduttrice

Zombie

È il quarto volume di una serie, ma come sempre con il personaggio di Marie Aude Murail, si può, volendo, anche cominciare da qui. Zombi (pubblicato da Giunti) vede di nuovo in scena Sauveur, psicologo e psicoterapeuta che lavora a Orléans. Nel suo studio in rue de Murlins vediamo passare letteralmente le angosce, giovanili e non, di questo nostro mondo.

La grande scrittrice francese torna a dipingere un affresco delicato, divertente, a tratti dissacrante, delle famiglie di oggi di Francia e non solo. Con il suo sguardo profondo e la sua penna lieve ci racconta personaggi a tutto tondo alle prese con la fatica, ma anche la voglia e la gioia, di crescere e, una volta cresciuti, di vivere. Ho avuto il piacere e l’onore di tradurre le avventure di Sauveur dal primo volume, anzi, dalla prima “stagione” – così si chiamano con un rimando esplicito alla serie tv di cui condivide la struttura a episodi – e nonostante questo riesco a stupirmi ancora della sua capacità di calibrare il carico emotivo, di spezzare la tensione e farci sorridere mentre pensavamo di essere sull’orlo delle lacrime.

I suoi personaggi continuano ad abitare intorno a noi anche una volta chiuso il libro e ci aiutano a capire meglio ciò che ci sta succedendo intorno. Torna la ragazzina che si sente un maschio, tornano le sorelle coinvolte nella faida tra i due genitori che stanno divorziando, arrivano nuovi personaggi per raccontarci la storia di una donna migrante, di un ragazzino che sta abbandonando la scuola, la vita del carcere, arriva un ragazzo etichettabile sotto la definizione di hikikomori.

Ma le etichette con Murail non servono a molto, perché ognuno di questi caratteri è una storia a sé, un individuo unico che però riesce a illuminarci su difficoltà che vivono in tanti. La dimensione del singolo e quella della collettività convivono in quelle sedute che vorremmo non finissero mai. Sull’altro lato di Murlins, invece, nella casa di Sauveur e del figlio, continuano le vicende private dello psicologo e della sua numerosa famiglia allargata.

Ci sono il figlio, Lazare, ormai preadolescente, ma ormai anche la compagna Louise, i figli di lei, Jovo, ex legionario, l’irresistibile Gabin, adolescente indefinibile. Oltre ai criceti, ca va sans dire. E c’è naturalmente lo stesso Sauveur (con il suo trascorso nella Martinica, la pella nera, la sua felpa della domenica e il suo indiscutibile fascino) che si trova di fronte a nuovi dilemmi etici, che riesce a sorridere e impartirci lezioni di leggerezza calviniana ogni volta che appare in scena. E tutti, a un certo punto, si troveranno in veranda a guardare una celebre serie tv… Come sempre i libri di Murail in libreria si trovano nella sezione ragazzi, ma la lettura è consigliatissima davvero a ogni età, parola di traduttrice.

 

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