Muzzopappa e Sedaris, “libri che fanno ridere”

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Considerato come una delle penne più felici della commedia italiana, Francesco Muzzopappa, è ormai da anni sulla scena letteraria e citato dai più quando si arriva all’annosa questione “libri che fanno ridere”. Cosa, come noto, non semplice e non affatto banale. E non semplice e non banale è in effetti il suo Sarò breve (Fazi editore), appena 184 pagine dove il protagonista scrive il proprio testamento.

Si tratta di Ennio Rovere, partito dalla Basilicata alla volta di Milano con un sogno che riesce a realizzare. Dopo una lunga esistenza scrive un breve messaggio a ognuna delle persone che hanno fatto parte della sua vita intrecciando così la sua esistenza e raccontando, con humor e leggerezza, le vicende sentimentali e professionali che ha affrontato. Mogli, figli, collaboratori, autista, Rovere non dimentica nessuno ricostruendo rapporti e facendoci entrare in un quotidiano che da un lato potrebbe essere quello di tanti, dall’altro è sempre pervaso da un tocco di surrealtà che non può che farci sorridere o ridere.

In punta di penna, facendo appunto della brevità l’elemento cardine della sua scrittura vediamo Ennio Rovere attraverso gli anni mettere su un mobilificio di successo per poi riconvertirlo nel momento di crisi, sposare il suo primo amore per poi affrontare un divorzio da commedia americana, lo vediamo diventare obeso e poi dimagrire, lo vediamo cambiare auto e casa in un sapiente intreccio di elementi e con una scrittura tutta al tu dove ogni personaggio viene raccontato, svelato ma anche spietatamente giudicato. Frasi a effetto, trovate brillanti, scrittura pulita. Un libro divertente dunque, adatto forse (per chi fosse già in cerca di un possibile regalo di Natale) anche a lettori non particolarmente forti.

Certo, non aspettatevi David Sedaris, maestro indiscusso quando si tratta di ridere, spesso amaramente. Quest’anno è uscito Cuor contento il ciel lo aiuta (traduzione di Gianni Pannofino, Mondadori) dove l’autore americano continua a raccontarci la sua esistenza come ha fatto negli anni con il solito humor tagliente, affrontando temi che sempre più hanno, ovviamente, a che fare con l’età che avanza, nuovi acciacchi, nuove perdite, vecchie manie e abitudini. Sedaris ci riporta nella sua casa in Inghilterra, nelle sue serate con gli amici, in ospedale, alle presentazioni di libri e ci riporta alle sue riflessioni quotidiane talvolta fatte di nulla, talvolta dalla portata profondamente politica. Se cercate una trama, meglio rivolgersi altrove. Ma se cercate una scrittura tagliente, divertente, acuta, senza inibizioni e uno sguardo intimo su questa nostra epoca, David Sedaris si conferma una garanzia. Per chi ama gli audiolibri, il romanzo è disponibile nella lettura di Giancarlo Ratti.

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