“Un ospite per la notte” di Heather Gudenkauf, thriller d’ambientazione

Ospite

Un libro dentro al libro, un meccanismo fatto di coincidenze, una lettura ad alta tensione, un thriller per certi versi da manuale, con due storie che corrono parallele. Un ospite per la notte di Heather Gudenkauf ha tutti i crismi per una lettura facile, scorrevole, dove la suspense è distribuita a piene mani.

Pubblicato da Newton Compton Editore per la traduzione di Marialuisa Amodio, il romanzo gioca su molti cliché, in primis la casa isolata nella tempesta di neve senza collegamenti telefonici dove alloggia temporaneamente Wylie Lark, scrittrice che ha raggiunto la fama ricostruendo nei suoi romanzi dei casi di cronaca nera irrisolti. Qui, naturalmente, arriva l’ospite inatteso, di notte, un bambino sperduto nella tormenta che non si sa chi sia, da dove arrivi, per quanto tempo abbia vagato al freddo.
Tra le pagine più felici ci sono proprio quelle dell’incontro tra i due, e anche quelle iniziali dove troviamo l’affresco di un piccolo paese dello Iowa prima e subito dopo una tragedia che lo aveva sconvolto nell’anno 2000: una famiglia trucidata in una casa di campagna isolata, un’unica sopravvissuta, i primi sospetti subiti smentiti e le indagini che seguirono.

Gudenkauf riesce qui a creare un’ambientazione convincente e quasi vorremmo che il libro questo fosse: la storia dei giorni successivi a quel terribile massacro in cui ci racconta la vita quotidiana di un piccolo centro della profonda provincia americana. Ma questo è appunto il passato, il presente è lì, dentro una casa sperduta in cui la giornalista sta cercando di scrivere un libro e (anche) di ritrovare un rapporto con il figlio lontano. In tutto questo è facile affezionarsi ai personaggi in una narrazione ben costruita su piani temporali diversi, con un ritmo che va inevitabilmente in crescendo fino al finale a effetto.

Sulla copertina campeggia la scritta “libro dell’anno del Washington Post” ed è il primo libro tradotto in italiano di un’autrice già piuttosto nota in patria per altri romanzi di genere, di sicuro un’autrice che conosce il mestiere. E così, se forse non sarà un libro indimenticabile, di certo è una lettura che può regalare qualche ora di svago a chi ama il genere, il mistero, la suspense e che sembra contenere in sé già la sceneggiatura per un film.

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