Wishlist con intriganti misteri tra Scozia e Galizia

May

L’ultimo romanzo uscito in Italia di Peter May non fa che confermare quanto la Scozia sia terra di grandi autori di noir. Il rumore del ghiaccio (Einaudi, traduzione di Alfredo Colitto) ci riporta nelle Highlands per l’ultima indagine di un personaggio che non sarà facile dimenticare.
In una stratificazione temporale che va dal 2023 al 2051, May costruisce intanto un possibile mondo dell’immediato futuro che ci attende, dove la questione ambientale ha rapidamente stravolto molte parti del pianeta con implicazioni politiche e sociali non banali, per quanto prevedibili e niente affatto sorprendenti. Il ritrovamento di un giornalista tra i ghiacciai, non lontano da una centrale nucleare, è l’avvio di un’indagine che porterà il protagonista a ripercorrere anche la sua stessa esistenza a ritroso, fino ai nostri anni.
Già questa sola prospettiva potrebbe valere in sé il romanzo. Ma in realtà c’è molto altro: in un incastro tra personale e pubblico, May ci racconta una storia dai mille rivoli tenuta insieme da una trama solida attorno a cui ruotano questioni di varia natura, un’umanità sofferente (in linea con la migliore tradizione locale), riflessioni esistenziali, affetti familiari, debolezze e dipendenze. Ancora una volta non è il mistero in sé a rendere il libro una lettura coinvolgente, ma tutto ciò che vi ruota intorno. E se forse non ha raggiunto la profondità e l’originalità della sua magnifica trilogia dell’Isola di Lewis (in tutto oltre novecento pagine che si vorrebbe non finissero mai, uscite anche in un unico volume, sempre Einaudi), di certo questo romanzo, uscito in Italia a ottobre, è una lettura comunque da non perdere e che può meritare un posto di onore in una wishlist natalizia.

Lo stesso dicasi per un altro libro di genere, che viaggia nel tempo, ma questa volta, più tradizionalmente, a ritroso. Per chi se lo fosse perso, Il porto segreto di María Oruña (traduzione di Elisa Leandri, Monica Magnin, Tiziana Masoch) è uscito ad aprile 2023 per Il ponte alle grazie, che dopo Domingo Villar sembra voler esplorare la letteratura di una regione affascinante come la Galizia e il nord della Spagna. Qui la storia è ambientata ai giorni nostri e ci riporta alla guerra civile spagnola in un intreccio che mescola vite private, ambizioni, desiderio di riscatto. A indagare è Valentina Redondo, il cui cognome non può che farci pensare alla scrittrice Dolores Redondo, autrice (anche) di un ultimo romanzo, Prima del diluvio, che collega questa parte di Spagna alla Scozia. Così, per chi ama fare wishlist seguendo un filo, in questo caso quello che collega Glasgow (in Peter May c’è anche tanto di questa città) alla Spagna che si affaccia sull’Atlantico.

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