giovedì
18 Dicembre 2025

Il 2025 ha portato sugli scudi due musicisti ravennati

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Il 2025 musicale ravennate è davvero un anno giubilare. Senza voler essere blasfemi, bisogna, però, essere franchi e affermare che non ci sono tante altre parole simili a giubilo per indicare lo stato d’animo in provincia di Ravenna. Senza voler scomodare le consuete eccellenze del nostro territorio che hanno le loro vette massime nella dicotomia tra Ravenna Festival e Accademia Bizantina, quest’anno la provincia dallo «scudo d’oro all’aquila spiegata di rosso» si può fregiare di un notevole primato. Per ben due volte suoi artisti sono comparsi sulla copertina della più importante rivista musicale italiana: Amadeus. Questi due musicisti sono davvero la sintesi dell’espressione artistica della zona, capace di abbracciare sostanzialmente tutta la musica degli ultimi 500 anni. Si tratta, inoltre, di under-40 (non si possono chiamare più giovani, anche se oggi si dice che la maturità si sia spostata verso i 60…), un dato non da poco. Come qualcuno avrà intuito, si tratta due docenti di conservatorio e di valenti musicisti: Chiara Cattani e Jacopo Rivani, in rigoroso ordine alfabetico (e di cavalleria).

La prima, faentina, ha visto la sua carriera prendere il largo tra l’Italia e l’Europa. Clavicembalista prima e direttrice poi, Cattani comincia studiando sodo e guadagnandosi il plauso di artisti di grande fama tanto da essere inserita all’interno di produzioni prestigiose e ritagliandosi spazi importanti che la conducono ad affermarsi come concertatrice e bacchetta di spessore. È evidente ciò nella sua nomina, per il triennio 2025-2027, a direttrice musicale della prestigiosissima Accademia Montis Regalis di Mondovì, eccellenza italiana nell’ambito della musica antica.

La carriera del ravennate Rivani, invece, si sviluppa dapprima sul territorio, sia come trombettista sia come direttore. Fonda l’orchestra La Corelli con la quale suona per Ravenna Festival con repertori che spaziano dalla musica contemporanea a quella più leggera e, parallelamente, prosegue una carriera da operista che lo vede impegnato in tutto l’italico stivale, indulgendo specialmente nei grandi teatri del Lombardo-Veneto.

Due musicisti dalle carriere lontane e per formazione e per svolgimento che, però, nel corso di qualche mese hanno l’onore di apparire sulla copertina della rivista di riferimento per la musica. Questo è motivo di vanto per tutto il territorio, nel quale questi (e tanti loro collaboratori) si sono formati e, perché no, un bel regalo da trovare sotto l’albero natalizio della cultura musicale.

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