venerdì
27 Giugno 2025

Il caldo dà alla testa: chiedete a sir Gardiner, esimio direttore d’orchestra

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Sir John Eliot Gardiner Direttore D'orchestra
Il direttore d’orchestra Sir John Eliot Gardiner

La canicola di questa estate ha messo a dura prova i climatizzatori di tutta Europa. Non è raro imbattersi in esseri umani che vagano con aria trasognata, trascinandosi da un abitacolo a un ufficio, da un negozio al proprio tinello. Gli ormai pochi fortunati che non hanno finito le ferie si godono la possibilità di rinfrescarsi al mare o in montagna, per tutti gli altri, invece, non c’è scampo.

Nel novero di chi è costretto a fare i conti col caldo ci sono anche i musicisti, infatti gli strumenti sembra che abbiano vita propria a queste temperature (e con questa umidità). Legno che si gonfia, metallo che si espande, sudore che svernicia sono solo alcuni degli inconvenienti cui si va incontro. Durante l’esibizione, poi, con anche queste problematiche da gestire, il raziocinio è messo a dura prova. Può scappare la nota imprecisa, il fischio inaspettato e in rarissimi casi un pugno al volto. Sì, avete letto bene, è notizia recente che durante uno spettacolo uno dei più importanti direttori d’orchestra, l’inglese Sir John Eliot Gardiner, apprezzato in tutto l’orbe per il suo impegno nella riscoperta della prassi esecutiva della musica precedente al Romanticismo, abbia sferrato un diretto a un cantante reo, a quanto pare, di essere uscito dal lato sbagliato del palco.

La vicenda si è svolta al “Festival Berlioz” di Côte-Saint-André dove il celebre musicista era impegnato nella direzione dell’imponente Les Troyens, opera scritta da Hector Berlioz negli anni Cinquanta dell’Ottocento e ispirata dall’Eneide virgiliana. Al momento poco è noto dell’accaduto ed è stata aperta un’indagine in seno al festival. Di certo si sa che l’ottantenne direttore britannico ha deciso di prendersi qualche giorno di riposo disertando i prossimi impegni.

La vicenda ha un che di macchiettistico e riporta indietro la mente alle leggende del podio del passato, ognuna delle quali, Toscanini in primis, era nota per le aggressioni, magari non fisiche, ma certamente verbali. Era di sicuro un mondo diverso, fatto di autorità, autorevolezza e autoritarismo, nel quale il rispetto si doveva, si otteneva e si esigeva. Era un mondo più crudo, lontano non solo dalle odierne battaglie sociali, ma anche da quelle del recente passato. Era un mondo ormai passato da tempo i cui comportamenti corruschi (invero oggi assai rari) forse sono le ultime vestigia rimaste ancora oggi di quella prassi esecutiva.

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