sabato
21 Giugno 2025

La fondamentale questione del temperamento

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Temperare. Questo verbo riporta alla memoria il passato scolastico di ognuno di noi, l’atto di affilare la punta delle matite. Qualcuno più goloso potrà aggiungere che questo è l’atto con il quale il burro di cacao assume una forma cristallina stabile che dona al cioccolato croccantezza e lucentezza. E con la musica che c’azzecca? Andiamo con ordine.

Prendiamo una corda (perché è visivamente più semplice da idealizzare e “simile” a un’onda sonora). Sappiamo dalla fisica che l’intervallo di ottava della sua frequenza fondamentale si otterrà dividendo la corda in due parti uguali (y=2x). La duodecima, cioè la quinta dell’ottava si costruirà dividendo la corda in tre e così via la natura porrà tramite altre divisioni le frequenze per costruire tutta la scala. Qui, però, nasce un problema non da poco. Se utilizziamo l’intonazione pitagorica (che si basa sul rapporto di quinta), cioè data una frequenza fondamentale x si otterrà la sua quinta y tramite la semplice equazione y=3/2 x.

Se, però, procediamo di quinta in quinta scopriremo che, alla fine del lavoro di accordatura, l’ottava, il primo rapporto tra due frequenze, non è più rispettato, ma eccede di una quantità chiamata comma pitagorico. Si è provato, dunque, a vedere se con il terzo rapporto che propone la fisica l’accordatura funzionasse meglio. Nisba, anzi, ciò introduce un secondo termine, chiamato com- ma sintonico, che è determinato dalla differenza tra la terza individuata dall’equazione y=5/4 x e la sua risultante dopo quattro quinte consecutive (riportate all’interno dell’ottava di riferimento). Potevano essere uguali questi due commi? Certo che no, infatti la loro differenza dà origine allo schisma. Dati questi problemi iniziali si è cercato in tutti i modi di piegare la natura alle esigenze della musica umana, una quadratura di un cerchio che non può e non vuole star chiuso. Come si è risolto questo problema è cosa complessa e ha richiesto diversi secoli (sic!).

Si può dire che questo tempo è scorso alla ricerca di un compromesso in modo da far funzionare tutto nel miglior modo possibile. Si è partiti cercando di far funzionare l’intervallo di terza, ma questo (sebbene ancora riscontrabile nell’accordatura degli organi storici) non era risolutivo. Si è, così, deciso di temperare, cioè di modificare dapprima qualche quinta, e poi tutti gli intervalli, passando da temperamenti storici a quello che si adotta ancora oggi, il temperamento equabile. Il colmo è che, infine, abbiamo ottenuto un’accordatura che prevede che tutte le note siano naturalmente stonate!

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