L’incendio alla Don Minzoni non deve fermare la musica

Il fuoco è un elemento che ha sempre fatto parte della musica. Basti pensare a indicazioni agogiche come Allegro con fuoco, oppure a composizioni che lo richiamano fin dal titolo come il Prometheus, le Poème du Feu o la Musica per i fuochi d’artificio.

Purtroppo, non sempre c’è un motivo lieto per rapportare questa calda forza al mondo musicale. Tanti sono gli esempî, forse il più noto e recente, che è stato negli occhi di tutti, è il rogo della Fenice di Venezia del gennaio 1996. È triste dirlo, ma non è stato l’ultimo fuoco che ha interessato la musica. Nel pomeriggio del 2 aprile, infatti, le fiamme si sono levate anche a Ravenna. A farne le spese un’istituzione ravennate che forma alla musica (e non solo) centinaia di giovani menti, la scuola secondaria di secondo grado “Don Minzoni”. Il fuoco, quasi con certosina precisione, sembra essersi accanito proprio sulle aule dedicate allo studio dell’arte dei suoni.

Se per occhi distratti i danni possono sembrare poca cosa, in realtà non sono andati in fumo solo gli ambienti nei quali l’impegno dei ragazzi addomesticava le onde sonore, ma anche strumenti, spartiti, tutti gli oggetti e i materiali che fanno funzionare la didattica strumentale. E, infatti, non solo gli studenti sono coinvolti nella perdita, ma anche (e forse soprattutto) gli insegnanti, i quali si sono sempre distinti per formare ottimi musicisti. Ciò impoverisce la città, ma ci si augura sia un depauperamento solo temporaneo, perché la formazione artistica deve essere ripristinata in toto quanto prima. I benefici delle materie umanistiche e dell’arte sono sempre più urgenti in una società che vede l’uomo solo come cliente, obbligato a essere numero per il fatturato.

Il beneficio della pratica musicale in giovane età, infatti, è sotto gli occhi di tutti. Non si apprendono solo i rudimenti di un’arte, ma si comprende gradualmente (ma a fondo) che senza impegno nessun risultato viene da sé. Ciò, in definitiva, crea esseri umani consapevoli del valore e dell’importanza della fatica e consci del rilievo che il lavoro ha.
Questo può la musica, in barba ai numerosissimi detrattori che ciclicamente ripropongono i soliti luoghi comuni da quattro soldi. Ecco perché è indispensabile che la musica riempia subito il suo spazio alla “Don Minzoni”, per i ragazzi. L’abbiamo già sperimentato con l’alluvione, il bisogno di musica non si può fermare, ma lo si deve aiutare in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo possibile.

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
CENTRALE LATTE CESENA BILLB LATTE 25 04 – 01 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24