Un appello per salvare una scuola di musica

Scuola musica Faenza allagata

Ci siamo persi qualcosa. Ormai è evidente. Così come è lampante che della nostra perdita alla Natura non importi un fico secco. Nel corso del secolo scorso il processo di (presunto) dominio dell’umanità sul Pianeta si è spinto fino a farci supporre di essere letteralmente i padroni del mondo. Quanto ci sbagliavamo! Se non fosse bastato il triennio passato in balìa delle ondate della Covid-19, giornalmente sentiamo di catastrofi naturali che colpiscono duro in ogni parte del mondo. Purtroppo, però, la parte di mondo che si è trovata in difficoltà, stavolta, è stata la provincia di Ravenna, con Faenza e ampie aree della Bassa Romagna messe sotto scacco dalle inondazioni (nuove sono in corso proprio mentre sto scrivendo questo articolo). Il fattore S (Sillaro, Santerno e Senio) ha colpito in più parti la zona, ma forse i danni più ingenti li ha fatti la rottura multipla del Lamone che da Faenza alle campagne di Bagnacavallo ha invaso con le sue acque non solo le campagne, ma anche case e centri abitati. È questo il caso emblematico di Borgo Durbecco, il frammento di Faenza sul lato destro del Lamone. In poco tempo, il 3 maggio scorso, la Natura ha ricordato il suo potere inarrestabile con l’invasione gentile, ma distruttiva, delle acque fangose del fiume citato pure da Dante nella cantica infernale. Tra le case e le attività devastate dalla furia dell’elemento fonte di vita, per i musicisti una attira l’attenzione: Artistation School of Arts.

La scuola di musica nata nel 2013 nel cuore del Borgo faentino è stata tra le attività più colpite dal disastro, basti pensare che al suo interno l’acqua ha ampiamente superato i due metri d’altezza. Passeggiare per quelle aule, fino a pochi giorni fa piene di musica e ora interamente ricoperte di fango dà l’idea di quanto siano necessarie politiche più attente al controllo di eventi simili. Vedere pianoforti immersi nell’acqua, tastiere incrostate dal fango del fiume, sedie e leggii accatastati come pagliuzze dalla furia degli elementi evoca un dolore dovuto non solo alla perdita materiale, ma anche a quella culturale.

Uno strumento che tace è un essere umano che non esprime sé stesso e la scuola dà ad esso i mezzi per farlo al meglio. Ecco perché è fondamentale che questa realtà, come le altre analoghe, riprendano al più presto le loro attività, perché la cultura forma la sensibilità degli individui e se questa si acuisse a dovere sarebbe probabile che il Mondo, invece di dominarlo, lo cureremmo… La raccolta fondi è attiva su Gofund.me.

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