Il modo più facile e infallibile per bagattare allo stesso tempo dessert e vini – e nei prossimi giorni ce ne troveremo davanti parecchi, degli uni e degli altri – è abbinare ai dessert uno spumante secco. Unire la dolcezza, che so, di un profiterole all’estrema acidità di una bolla extra-brut fa infatti al palato lo stesso effetto di un caffè salato o di un’ostrica servita col mascarpone. Quindi ascoltate un cretino, lasciate gli spumanti secchi per l’aperitivo e/o il pasto e per il dessert affidatevi senza timori a uno spumante dolce, che ce ne sono di gustosissimi.
Come ad esempio il Fior d’Arancio “Cà Lustra” Zanovello 2023, moscato giallo al 100% che è una carezza a ogni calice, con un perlage elegante e un profumo avvolgente che celebrano la vivacità del moscato giallo dei Colli Euganei. Il naso è quello che ti aspetti, ti mette di buon umore con note floreali, agrumate e di frutti bianchi freschi, più sfumature di erbe aromatiche. Al palato è dolce ma, fondamentale, non stucchevole, in quanto accompagnato da un’ottima freschezza e mineralità. La morte sua sono panettoni, crostate e semifreddi. E col dessert siamo a posto. Se poi volete una bella bollicina per aprire la serata, vi butto lì un fuoriclasse come lo spumante metodo classico Colli del Trasimeno doc “Ca’ de Sass” 2014 di Pucciarella. Chardonnay in purezza, tutto funziona a meraviglia, fin dal prezzo. E allora buone feste e guidate poco, che dovete bere.



