Appunti dalla fine del mondo. Parte III

Terzo appuntamento con i film che hanno a che fare con la fine del mondo, che una volta superato il 2012, pare faccia meno paura a tutti. In questo caso l’uscita è cinematografica.
La fine del mondo (Edgar Wright, 2013). Il terzo film che completa quella che gli autori (Edgar Wright e Simon Pegg) chiamano la “trilogia del cornetto” inizia come una specie di via di mezzo demenziale tra Il grande freddo e Una notte da leoni. Nel 1990 cinque amici tentarono di bere in tutti i 10 pub della cittadina Newton Heaven, fermandosi, stremati e sbronzi, al nono, senza arrivare al decimo pub chiamato “La fine del mondo”. Vent’anni dopo, a quarant’anni suonati, la reunion per tentare di battere il record ben presto si trasformerà in un… qualcosa che qui non sveliamo, ma che riesce a dare un significato profondo al titolo del film. Qualcosa di assurdo, anzi di completamente pazzo! Chi scrive è un grande fan dei primi due film della trilogia, e soprattutto dalla coppia di attori Pegg-Frost, assolutamente irresistibili. Perchè ciò che caratterizza tutti i film è una verve comica non indifferente, contestualizzata in situazioni a metà strada tra l’assurdo e l’apocalittico. Lo spettatore che non ha visto il trailer, nonostante le numerose gag iniziali, storce il naso perchè di notti da leoni non ne può più, poi scoperto l’inghippo o si esalta come un bambino o se ne va a metà film. A chi piacerà La fine del mondo? Un (altro) film per quarantenni mai cresciuti, come i protagonisti, che amano più i supereroi di Kick Ass piuttosto che un Sorrentino o un Clint Eastwood senza cappello da cowboy, che senza Guerre Stellari la loro vita non avrebbe senso, che Tom Cruise ha dato il meglio di se in Legend e così via. Fa ridere? Sì, molto. È assurdo? Si, moltissimo. Chi ama le commedie, ma anche le fantascienze tradizionali lo amerà? No, scappa. Fate quindi come l’oroscopo, identificatevi in chi credete di somigliare, e tirate le vostre conclusioni più opportune. Per capire meglio di cosa parliamo, domandiamoci il perchè “trilogia del cornetto”. In ogni film uno dei protagonisti mangia un cornetto di gusto diverso: il rosso-sangue fragola nel primo, il blu poliziesco nel secondo e il verde-marrone fantascientifico del terzo, prendendo in giro così la più seriosa trilogia dei tre colori di Kieslowski. Colonna sonora 80/90 assolutamente spaziale. Ma quali sono i primi due film, per la regia di Edgar Wright e interpretati da Simon Pegg e Nick Frost? Shaun Of The Dead (2004), in italiano purtroppo L’alba dei morti dementi, è una commedia di zombi, che omaggia il genere in modo originale e comico. Shaun è un trentenne che non matura (tema ricorrente) e la fidanzata non ne può più di lui. Ma tra lui e lei si pone di mezzo… un’invasione di zombi! Una delle commedie romantiche più divertenti del nuovo secolo sceglie l’horror come sfondo, ma se chi non ama il genere adegua il palato, si divertirà tantissimo. Una chicca. Hot Fuzz (2007) vede il trasferimento di due poliziotti dai modi troppo brutali da Londra a un innocuo paesino di campagna, lontano dalla capitale. Ma siamo sicuri che sia innocuo? Commedia nera irresistibile, sempre a metà tra il comico e l’orrorifico (non sovrannaturale), che ha l’unico difetto di essere leggermente lunga (2 ore) ma che con molte risate, e senza particolari sorprese coinvolge lo spettatore fino alla fine. Entrambi i film sono disponibili in dvd.

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