Cattivi vicini: tra fenomeno Apatow e il difficile passaggio ai 40 anni

Cattivi vicini (di Nicolas Stoller, 2014)
Una bellissima coppia di sposi novelli (il “solito” Seth Rogen e la bellissima Rose Byrne) con tanto di neonata si trasferiscono in un quartiere piuttosto tranquillo, fino all’arrivo dei nuovi vicini, una terribile confraternita, tra le più rumorose e distruttive d’America. Qualcuno, con simpatia ed eccessiva approssimazione, ha già battezzato il film “Apatow contro Animal House”, e se il paragone col mitico film di John Landis appare un po’ azzardato ma chiaro, ancora una volta va spiegato in Italia il cosiddetto “fenomeno Apatow”, che negli Usa è legge, ma da noi è niente. Judd Apatow è un produttore e regista e le commedie da lui scritte, prodotte o dirette, uniscono divertimento spesso demenziale a una morale puntuale, leggera, ma sempre presente. Inoltre, racconta spesso del doloroso passaggio ai 40 anni. Tra i titoli più famosi, Molto incinta, 40 anni vergine, Strafumati, Suxbad 3 menti sopra il pelo, Questi sono i 40, e così via. Il team si allarga a una serie d’attori abbastanza ristretta, che con lo stesso Apatow e la crew che lavora ai film, hanno formato da una parte un gruppo di amici artisti, dall’altra una sorta di genere cinematografico, non certo nuovo, ma con caratteristiche ben precise. Per testare quanto siano amici, guardate l’allucinante Facciamola finita, dove gli attori interpretano loro stessi; per cogliere quanto il genere Apatow sia diffuso, basta guardare commedie come questa, dove il citato regista ispiratore non è assolutamente presente. Per approfondire, anzi allargare questa panoramica sul genere comico americano, va citato per l’ennesima volta il film “rivoluzionario” Una notte da leoni, che ha imposto il party movie come vera ventata di aria fresca nel cinema di genere e ha prodotto una serie infinita di cloni più o meno fedeli, il più interessante e originale dei quali si chiama Project X.
Bene, dopo questa logorroica ma utile panoramica sugli ultimi anni del cinema demenziale a stelle e strisce, possiamo dire che Cattivi vicini fa “ancora” ridere. Intanto il film affronta e vince una sfida, quella tra il veterano di Apatow Seth Rogen, contro il divo Zac Efron, che finalmente “esce” dall’High School Musical per acquisire una personalità attoriale indipendente, qui utilizzato come capo della confraternita. In seconda battuta, la storia spreme ulteriormente tutte le fonti citate e non dice davvero nulla di nuovo in tema, ma la scrittura è furba, non rischia e questo fa sì che fortunatamente si ride ancora, e pur continuando su un percorso senza pretese di originalità pian piano focalizza il suo obiettivo sulle tematiche “apatowiane”, che gravitano sulla difficoltà di accettare i propri quarant’anni, visti come età in cui le notti da leoni sono da lasciare alle spalle. Un film complessivamente innocuo, che resta impresso nello spettatore grazie ad alcune gag  davvero azzeccate, su tutte la festa a tema Robert De Niro (che potete già pregustare su youtube, rovinandovi così il film). Il film esce nelle sale il 20 agosto, si spera in piena estate (se verrà) e a giornale in vacanza: unica preoccupazione è costituita dal doppiaggio, perchè alcune battute sono davvero difficili da rendere nella nostra lingua.

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