Dai Peanuts al film francese sconosciuto e bellissimo

Snoopy & Friends (di Steve Martino, 2015)
Non credo ci sia bisogno della trama per introdurre il film, ma si può dire che si tratta comunque dell’ultima (in ordine di tempo) trasposizione animata dei mitici personaggi di Schulz. E mitici è dir veramente poco, perché Charlie Brown, Snoopy, Linus e tutto il loro mondo hanno influenzato almeno tre generazioni, e anche dopo il 2000 (anno di morte dell’autore) hanno continuato a formare l’immaginario dei bambini di ogni tempo. Un fumetto che ti accompagnava per tutto l’anno scolastico con il suo diario in molteplici forme, e durante l’estate coi suoi cartoni animati e tutti i gadget possibili e immaginabili. Lo Snoopy che arriva nelle sale del 2015 è un piacevole prodotto adattato ai bambini di oggi che mantiene le caratteristiche dei suoi personaggi ma che risulta inevitabilmente e piacevolmente noioso agli adulti formatisi con questi fumetti. E qui vi metto in guardia: il film non è un’operazione nostalgica, non un remake per grandi, non un omaggio cinefilo e raffinato a un grande autore di tante infanzie. Snoopy è un film per bambini, perfettamente realizzato in computer grafica, aggiornato soprattutto nella forma e alleviato nella sua sostanza, per adattarsi perfettamente alle nuove generazioni. Snoopy è una bella occasione per introdurre ai vostri giovanissimi figli un mondo col quale siete cresciuti e che in qualche modo non volete abbandonare, ma non è per nulla una reunion di quaranta / cinquantenni in cerca di coccole. E per chi, come il sottoscritto, si aspettava qualcosa di suo, ne resterà privato. Non deluso, perché tutti questi personaggi e questo mondo fanno sempre sorridere e donano il buon umore. Realizzato sotto la direzione dei figli di Schultz per mantenere fedele l’identità del fumetto, il film è girato dall’americano Martino di chiare origini… molisane: non per niente l’anteprima assoluta del film è stata mostrata a Campobasso. Rigorosamente, quindi, per bambini e accompagnatori.
Non dirlo a nessuno (di Guillaume Canet, 2006)
Abbracciare la Francia ferita dagli attentati di Parigi in questa rubrica, può voler dire presentare un film francese sconosciuto e bellissimo. Alexandre e sua moglie Margot festeggiano il loro anniversario al lago, luogo del primo incontro, e vengono aggrediti. Lui tramortito, lei sparita nel nulla. Forse morta, forse. Thriller costruito come un puzzle, trama complessa e intrigo non facile da sbrogliare, il film è un perfetto esempio di genere, di come si possa restare per quasi due ore incollati alla poltrona, di come si possa partecipare emotivamente e con incredibile interesse a questa “caccia alla donna”. Con rimandi a Hitchcock e alla sua Donna che visse due volte, e carico di sorprese, Non dirlo a nessuno è senza dubbio uno dei migliori prodotti del genere negli ultimi anni. Curioso e tenero come la tecnologia giochi nel film un ruolo importantissimo, ma negli ultimi anni i passi compiuti dalla stessa sono così giganti da fare apparire mail e siti già qualcosa di invecchiato. Quisquilie. Campione d’incassi all’uscita e vincitore di quattro premi Cesar (i David francesi), come attore, regista, montaggio e colonna sonora. Da noi direttamente e inopinatamente solo in Dvd. Grande film, imperdibile

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