Dall’ultima, divertente commedia di Allen, al Tòtoro del maestro dell’animazione

Basta che funzioni di Woody Allen
Compiuti i sessant’anni (nel 1995), Woody Allen è passato da dispenser annuale di capolavori (o quasi), ad autore di godibili e leggere commedie, affrontando, con le dovute sfumature, i suoi consueti temi.

Unica eccezione, lo splendido e atipico Match Point. Basta che funzioni (una volta tanto il titolo è la fedele traduzione di Whatever works) rappresenta una delle migliori commedie dell’ultimo Allen, che torna nella sua New York e soprattutto decide di restare soltanto dietro la macchina da presa. Un intellettuale ebreo, depresso, nevrotico e misantropo (ma guarda un po’ chi potrebbe ricordare…) incontra e ospita controvoglia una ragazzina degli stati americani del sud, che è scappata di casa. La storia, esile, è l’ennesimo pretesto per il buon Woody per parlare di politica, religione e del rapporto con la gente, con particolare predilezione per i connazionali del sud. Il film è più teatrale del solito, sia per il protagonista (Larry David), sia per i dialoghi continui tra David stesso e il pubblico. Nulla di particolarmente nuovo e originale, ma lo spettatore passerà un’ora e mezza di situazioni paradossali e battute davvero divertenti. Tra gli attori, bravissima la giovane Evan Rachel Wood. Concludendo, si ride molto e senza troppi pensieri, perché, in fondo, basta che funzioni. 7

Filmografia senile di Woody Allen: Harry a pezzi (1997); Celebrity (1998); Melinda e Melinda (2004); Match Point (2005); Basta che funzioni (2008).

Il mio vicino Tòtoro di Hayao Miyazaki
Hayao Miyazaki, maestro di animazione giapponese, si è fatto conoscere in Italia a 60 anni nel 2002 grazie a La città incantata, dopo decenni di film di animazione considerati di culto ovunque fuorché da noi. Si è venuto poi a sapere che questo sconosciuto barbuto del sol levante è l’autore della prima serie di Lupin III e di Conan, e da lì qualcuno ha capito che l’anziano signore ci sapeva fare davvero. Con molta calma è appena giunto nelle sale il suo film più noto, Il mio vicino Tòtoro, in ritardo di appena 21 anni dalla sua uscita in patria. Il film narra la storia di due sorelline che vanno a vivere col padre in un villaggio di campagna, vicino all’ospedale dov’è ricoverata la madre. In questo periodo, scopriranno le meraviglie della natura, tra cui uno stranissimo animale gigante custode della foresta: Totòro, una specie di incrocio tra una talpa, un orso e un procione con un’indole tra il pacato e lo svanito, che in realtà è uno spirito che governa la natura e le sue fasi, e custodirà anche le due bimbe curiose e piene di vita. Lieve, stravagante, divertente e visionario, Tòtoro è un cartone animato dal quale adulti e bambini non possono prescindere, perché abbina disegni e animazione allo stato dell’arte, a una storia carica di messaggi e significati sull’essere bambini e genitori. Insomma, per una volta lasciate stare il digitale, 3D, HD, HDMI e quant’altro, e tuffatevi in questo lago d’acqua dolce. 9

Lungometraggi essenziali di Hayao Miyazaki: Lupin III – Il castello di Cagliostro (1979); Laputa: il castello nel cielo (Dvd fuori commercio – 1986); Il mio vicino Tòtoro (1988); Kiki consegne a domicilio (1989); Porco Rosso (Inedito in Italia – 1992); La città incantata (2001); Ponyo sulla scogliera (2008).

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
NATURASI BILLB SEMI CECI FAGIOLI 19 – 28 04 24
CENTRALE LATTE CESENA BILLB LATTE 25 04 – 01 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24