Dopo gli Oscar al tempo della crisi, ecco gli Oscar invisibili

“Signora mia, non ci sono più i film di una volta”. E neanche i candidati. E neanche le cinquine, visto che dal 2010 i film nominati sono 10 in luogo di 5. In effetti se si vanno a guardare le cinquine degli anni ’70 c’è da stare male, inutilmente, visto che Kubrick è morto, Altman è morto e Woody Allen non si sente cinematograficamente troppo bene. Ma guardando anche solo indietro di vent’anni c’è da piangere, visto che candidati erano Forrest Gump, Pulp Fiction, Quattro matrimoni e un funerale, Le ali della libertà e Quiz Show. Ma forse c’è da stare peggio sapendo che il buon Quentin ha perso. In realtà, signori miei, dipende dall’annata, perchè se guardate il 1995 (Wikipedia, che lo spazio qua non è infinito) troverete quasi tutti film mediocri. Comunque, pur mancando capolavori, dalla decina del 2014, togliendo qualche inutile omaggio alla carriera, cinque ottimi film ci sono: Boyhood, Grand Budapest Hotel, Birdman, Whiplash e un film biografico a vostra scelta. C’è da aggiungere che i membri dell’Academy (coloro che premiano) sono a pari del Vaticano i più grandi strateghi politici del mondo e ogni premio non è mai dato a caso. Notare come accanto al  vincitore Birdman, che è di fatto un film d’autore, vengano premiati i soliti grandi interpreti di personaggi con malattie e problemi vari, che scorrendo gli annali di questo premio ormai sono stati esauriti. Il podio di “Visibili e Invisibili” quindi è 3. Whiplash, 2. Boyhood, 1. Grand Budapest Hotel. Il perchè lo trovate nelle recensioni pubblicate a loro tempo. E se per i due non protagonisti (J.K. Simmons e Patricia Arquette) siamo tutti d’accordo, sarebbe stato bello vedere il “birdman” Michael Keaton o soprattutto il fantastico Monsieur Ralph Fiennes (non nominato) sul gradino più alto. Non per maschilismo non ci esprime sulla migliore attrice, ma il caso ha voluto che l’unico film qui visto tra le cinque interpretazioni femminili sia L’amore bugiardo interpretato da Rosamund Pike, brava ma senza alternative.
Ma in fondo a chi interessa un’opinione su film dove tutti hanno un’opinione? Parliamo invece degli invisibili visti nell’anno solare 2014 e vediamo di assegnare qualche premio in perfetto stile Academy. Candidati: Short Term 12, Big Bad Wolves, The Perfect Host, The Spectacular Now, Smashed. Miglior film: Short Term 12. Miglior regia: Big Bad Wolves. Miglior Attore protagonista: David Hyde Pearce (The Perfect Host). Miglior attrice protagonista: Mary Elizabeth Winstead (Smashed, e così ci piazziamo pure la problematica dell’alcolismo!). Miglior attore non protagonista: il padre del protagonista di Big Bad Wolves. Miglior attrice non protagonista: Kaitlyn Dever (Short Term 12). Miglior sceneggiatura, non vogliamo sapere se originale: The Spectacular Now. Nessun a bocca asciutta, cerchiobottismo compiuto. Ma dopo il giochino sarebbe davvero il caso di recuperare questi cinque film, qui recensiti precedentemente per poi chiedersi se questi invisibili siano migliori dei visibili? Sì, o forse no, sarebbe però stato bello se la decina presentata agli Oscar fosse stata la somma di queste due cinquine. E che vinca, come sempre, il migliore!

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