Get Him to the Greek, se una rockstar
stravolge completamente un’esistenza…

Get Him To The Greek  (Nicholas Stoller, 2010)
Tanto per cominciare, parliamo di una persona: Judd Apatow, da una decina d’anni protagonista incontrastato della commedia americana. Regista, sceneggiatore e produttore poco noto da noi, Apatow ha realizzato (o reso possibile) molte delle migliori commedie di questi ultimi anni, molte delle quali uscite nelle nostre sale, avendo a disposizione un cast di attori/amici di grande livello, che a turno recitano da protagonisti. 

Caratteristica, o meglio difetto, di queste commedie assai divertenti è la fin troppo frequente “moralina” finale. Questa sua recente produzione, Get Him To The Greek, risponde perfettamente a questo identikit, ambientando la sua vicenda nel mondo della musica. Aldous Snow è una rockstar giovane ma in declino, a causa del continuo abuso di qualsiasi sostanza che faccia male, e della realizzazione dell’ultimo disco African Child, che secondo la critica è la peggior cosa mai successa all’Africa dai tempi dell’apartheid. Il film parla del tentativo del frustrato impiegato di una casa discografica, Aaron Green, di portare questa bizzosa rockstar a suonare nel Greek Theatre. Aaron ha continuamente a che fare con un capo despota e rapper (figura esilarante!) e con una fidanzata perennemente stanca, e prende questa come l’occasione della vita. Interpretato dallo strepitoso Jonah Hill (Suxbad, Cyrus), attore di punta della scuderia di Apatow, è il goffo personaggio di Green a diventare ben presto protagonista della vicenda: la compagnia della rockstar gli stravolgerà completamente l’esistenza. Il film è divertentissimo, con punte assolute nell’incipit in cui viene mostrato il video di African Child, e nei suoi già citati personaggi. Chi poi è appassionato di musica si esalterà nei camei di rockstar, da Pink a Christina Aguilera, anche se il più esilarante resta uno stralunato Lars Urlich dei Metallica. Tutta la scena di Las Vegas non può che far tornare alla mente il delirio di Una notte da leoni, film con cui ha in comune una certa follia nel mettere in scena situazioni completamente paradossali, ma reali. Peccato che anche questo  Get Him To The Greek, nella peggior tradizione apatowiana, virando al termine (quasi due ore, tra l’altro… troppe) decisamente verso il sentimentale, abbandona quell’ora e passa di (in)sana follia che l’aveva caratterizzato. Resta in ogni caso un film molto divertente e con personaggi e attori davvero incontenibili. Visto in lingua originale, il film dovrebbe uscire a luglio col dignitoso titolo In viaggio con una Rock Star, ma non so che trattamento avranno i video musicali, insomma informatevi se sono doppiati o meno. Nel caso migliore, direi che una rilassatissima e divertente visione non guasta mai. Se Russel Brand è a suo agio nei panni della rock star che ha già interpretato nel precedente Forgetting Sarah (con l’infame titolo italiano Non mi scaricare), nel film, come già detto, spicca questo Jonah Hill che, scusate la battuta, vale tanto oro quanto pesa.
Filmografia di Judd Apatow. Regista: 40 anni vergine (2005), Molto incinta (2007), Funny People (2009). Produttore: Suxbad – Tre metri sopra il pelo (2007), Strafumati (2008), Non mi scaricare (2008), Anno uno (2009), In viaggio con una Rock Star (luglio 2011), Le amiche della sposa (agosto 2011).

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