Guida pregiudiziale ai pericolosi film in uscita in dicembre

Vi presento dicembre, un mese carico di pregiudizi, soprattutto per merito di quel meraviglioso periodo chiamato “feste”: qualche aspettativa e tanta voglia di evitare! Tra parentesi il giorno di uscita. Iniziando dalle attese, questo mese ci dona un bel Clint Eastwood nuovo di zecca con tanto di storia vera con Tom Hanks protagonista: Sully (1) parla di come un esperto pilota sia riuscito a evitare un disastro aereo ma non il proprio posto e la carriera, in un’opera dal profumo di Oscar. Una dolce attesa tutta al femminile è Amore e inganni (1), un adattamento di un’opera minore di Jane Austen con due meravigliose icone quarantenni del cinema anni novanta, quali sono Kate Beckinsale e Chloe Sevigny; pare si rida di gusto e ce n’è bisogno. Lo sconosciuto (da noi) enfant prodige Xavier Dolan (26 anni, debutto a Cannes quando ne aveva 20) ci presenta È solo la fine del mondo (7), e com’è sua tradizione (e dal titolo), ci presenta un film d’essai che piace tanto ai critici, che non è leggero e che parla di silenzio, dolore, morte: olè. L’attesa “indipendente” del mese, e prossimamente qui recensito è Capitain Fantastic (7), dove Viggo Mortensen, padre sui generis che ha cresciuto i figli nella foresta secondo ideali hippie, è costretto a reinserirli nella società: piacerà eccome questo film, se verrà distribuito in modo regolare. Un bel titolo in periodo natalizio potrebbe essere Florence (22) del mai deludente Stephen Frears coi quasi mai deludenti Meryl Streep e Hugh Grant, film che parla del disastroso tentativo della protagonista di cimentarsi col mondo della lirica: storia vera, emozioni vere, film vero? Un attesa a rischio è il seguito di Babbo bastardo (7) che ha sempre Billy Bob Thornton come protagonista ma di cui non si è mai sentito nulla a riguardo e questo silenzio temo possa essere preso come una timida ammissione di vergogna: si sente odor di pacco. A proposito di timidezza, non mi era mai capitato di vedere un’uscita di un film di Tim Burton passare così sotto silenzio come con questo Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali (15), la cui trama è ben esplicata dal titolo italiano del film, visto che parla di una fantomatica casa di ragazzi per l’appunto speciali di questa signora Peregrine: le ragioni per una convinta visione vanno ricercate tutto in quel magico nome scritto sulla locandina, e cioè Eva Green. Questo titolo ci traghetta volentieri dalle attese ai timori cinematografici, con a capo una misteriosa storia targata Star Wars dal titolo Rogue One che pare sia ambientato prima del primo dei primi, quindi è probabile che si siano inventati di sana pianta una storia e negli ultimi minuti di film diranno che ci sono dei ribelli: quanto basta per un fan di Star Wars! Infine, i natalizi, quei titoli evitabili come la peste che la tradizione, il freddo fuori e soprattutto la noia ci fanno correr da loro. Un natale al sud (1) con Massimo Boldi, Natale a Londra (15) con Lillo e Greg, Fuga da Reuma Park (15) con Aldo Giovanni e Giacomo, Poveri ma ricchi (15) con Christian De Sica sono i panettoni da (non) perdere. E poi i soliti cartoni animati, tra cui un Gigante Gentile di Spielberg (30), presentati con noia e ripetitività, a parte le grasse risate per la nuova eroina Disney di nome… Moana! Che nell’Italia pudica, e solo qui, diventa Oceania. Buon cinema e… home video!

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