Guida pressoché indispensabile ai film delle feste

Roma Cuaron

Una scena da “Roma”, film di Alfonso Cuaron

Come ogni anno giungiamo volentieri alle feste di Natale, il momento più difficile, duro, arduo e delicato per un qualsiasi appassionato di cinema che, finalmente, ha qualche giorno libero rispetto agli ultimi mesi e vorrebbe godersi qualche buon film, oltre all’immancabile Una poltrona per due della vigilia su Italia 1.

Proviamo insieme in queste brevi righe a districarci tra cinepanettoni, cartoni animati stucchevoli, supereroi e remake di film natalizi o improbabili ritorni, e cercare qualche oasi audiovisiva, cominciando a ricordare cosa c’è già in sala e potrebbe restarci.
Lo sguardo di Orson Welles è un documentario biografico realizzato dal cinefilo regista Mark Cousins, che nel 2011 ha realizzato la monumentale video-enciclopedia The Story Of Film, da recuperare. La vita di Welles è stata ricostruita tramite appunti e disegni del grande maestro, recuperati dallo studioso Cousins.
Lontano da qui è l’opera seconda di Sara Colangelo che per affermarsi è dovuta, appunto, andare lontano da qui, e precisamente negli Stati Uniti: si parla della crisi di mezza età di una maestra, interpretata dalla bravissima Maggie Gyllenhall. Da qualche parte in sala, entrambi.
Old Man & The Gun è l’ultimo film con Robert Redford, e per com’è congeniato e strutturato, potrebbe (senza voler portare sfortuna, esiste anche il ritiro a vita privata) essere davvero l’ultimo. Il film narra la storia di un anziano rapinatore sulle cui tracce si mette un poliziotto più deciso dei colleghi che lo hanno preceduto. In sala.
Con l’anno nuovo ritornano i classici: se per Gli uccelli si tratta della versione restaurata dalla Cineteca di Bologna, Suspiria merita un discorso a parte. Il capolavoro di Dario Argento, che ancora oggi porta molto bene i suoi 38 anni, cambia decisamente veste perché il remake di Luca Guadagnino è una rivisitazione secondo lo stile e la poetica del regista che giustamente lo fa avvicinare alle sue corde. Presentato con successo alla mostra di Venezia, in sala da capodanno.
E anche in queste feste, non può mancare il film francese d’essai, a questo giro nelle mani di Olivier Assayas: Il gioco delle coppie è una commedia dove uomini e donne mangiano, bevono, si amano e si tradiscono. Ma nonostante questa grezza presentazione è il film radical chic del periodo, provare per credere.

Per chi non vuole addentrarsi nelle sale e preferisce il comodo divano di casa, Netflix ha qualche esclusiva nel suo catalogo, come il già citato, recensito e amato La ballata di Buster Scruggs, mentre è appena arrivato nei suoi schermi nientepopodimeno che il Leone d’oro dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia, e cioè il messicano Roma di Alfonso Cuaron. Il titolo non deve ingannarvi perché prende il nome da un quartiere di Città del Messico attorno al quale, negli anni settanta, girano storie di generazioni diverse. Poiché da tempo non si vedeva un Leone così unanime, Roma si guadagna il titolo di visione di punta delle vacanze.
A proposito di Roma ma a livello di serie, desta molta attenzione a livello mediatico (ma la critica ha storto il naso) Baby, la serie italiana che si ispira alla storia vera delle “baby squillo” del quartiere Parioli e racconta le vicende in sei episodi di questi ricchi adolescenti e i loro forti disagi che si contrappongono a una vita apparentemente molto agiata.
Amazon risponde con la serie Taken, che parla di criminalità, sicari e vendette, che tanto successo ha riscosso in America. Ci vediamo nel 2019.

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
CONSAR BILLB 02 – 12 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24