Guida ragionata, pregiudiziale e presuntuosa ai film di Natale

Natale si avvicina, e come ogni anno Visibili e Invisibili si traveste da Guida, non particolarmente spirituale, all’approccio all’invasione di film di fine anno. Una guida rigorosamente pregiudiziale, perché parla di film che devono ancora uscire e non visti, e piuttosto presuntuosa, poichè aleggia la netta sensazione di sapere già tutto dei film e soprattutto dei loro fruitori.
Parlando quindi di categorie, la copertina va doverosamente a loro, un popolo vero e proprio, con usi e costumi, che non ha (ancora) uno stato suo. Nel nostro paese vive una comunità numerosa, ma non sempre ben inserita e integrata, per il modo di vestire, per la religione e per come si manifesta in pubblico. Parlo naturalmente dei fans di Guerre Stellari che da mercoledì 16 avranno il loro agognato settimo episodio (questa volta vanno in ordine), targato Disney e in cui si spera che Luke e Leila non si scusino per aver flirtato da fratelli, o che cancellino la figura di Anakin Skywalker in quanto padre troppo lontano dalla famiglia tradizionale! A parte gli scherzi, Guerre Stellari è forse un po’ arrugginito, ma ci auguriamo che Il risveglio della forza, che vede al ritorno di tutto il cast originale principale, possa davvero risvegliare un mito di tutti noi. Il cinefilo più tradizionale non ha di che preoccuparsi, visto in Irrational Man il Woody Allen annuale che però non è presente come attore (Joaquin Phoenix al suo posto) e sceglie come genere il thriller, e il nuovo film di Spielberg che con Il ponte delle spie ci racconta la Guerra Fredda tramite il volto e la bravura del solido Tom Hanks. Non solo intrighi a Hollywood, ma anche drammi, grazie a Richard Gere e al film Franny, diretto da un regista americano dal cognome inquietante, Andrew Renzi… Accontentate le signore con Richard, è la volta dei bimbi, e di un menù che comprende Il viaggio di Arlo (targato Pixar, già in sala, una specie di libro della giungla di Kipling…), il quarto capitolo di Alvin Superstar, e la favola russa Masha e Orso e soprattutto la nuova edizione de Il piccolo principe, che esce a capodanno. Scendendo di categoria, i “vanzinari” (dal regista “maestro” di commedie quasi sempre pecorecce che escono per le feste) ottengono sempre quello che vogliono, visto che a questo giro i titoli paiono essere ben due: torna il cinepanettone di Neri Parenti (mancava da due anni, cosa credete?) Vacanze ai Caraibi, con la coppia De Sica – Ghini, a fianco delle nuove generazioni di Natale col Boss, con Lillo, Greg e Paolo Ruffini. E se Pieraccioni (Il professore cenerentolo, come sempre titoli assurdi) è appena uscito nelle sale, per Natale arriva anche Checco Zalone, che con Quo Vado raduna un cast di pugliesi doc, quali Maurizio Micheli e Lino Banfi. E il povero cinefilo, musone e rigoroso, che odia Natale, Capodanno e i cinema durante le feste? Il 2015 ha pensato anche a lui, perché il regista culto russo Sokurov ha sfornato l’ultima fatica, chiamata Francofonia, che focalizza sul Louvre nel periodo nazista: un film di un grande autore che non ha paura di farsi sbadigliare addosso. Consigli finali? No, se rientrate nelle categorie avete fatto centro. Altrimenti penso che in sala siano appena uscite due chicche: Perfect Day, con Benicio Del Toro e Tim Robbins, e soprattutto Quel fantastico peggior anno della mia vita, uno dei film più belli, originali e struggenti dell’anno di cui avete letto meraviglie appena due settimane fa, proprio qui. Buona scelta!

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